VILLA SANTA MARIA: BOOM DI TURISTI PER LA SCRITTA DUX

22 Agosto 2019 17:23

Chieti - Cronaca

VILLA SANTA MARIA – C'era anche il campione Beppe Baresi, ex capitano dell'Inter, vincitore di due scudetti, due Coppe Italia, una Coppa Uefa, e una Supercoppa italiana, tra i turisti che a ferragosto sono andati a dare una sbirciatina alla scritta “A. XVIII DUX”, riapparsa su una parete rocciosa di Villa Santa Maria, dopo decenni di oblìo, per volere del sindaco Pino Finamore. 

Una scelta, ha sottolineato al Centro il primo cittadino, dopo l'ondata di immancabili polemiche condite anche da un'interrogazione parlamentare presentata dal deputato Pd Camillo D'Alessandro, “dettata solo da finalità storiche e turistiche, e quindi dalla volontà di attirare un po' di visitatori nella celebre patria dei cuochi”. 

Tutto qui, ha tenuto a sottolineare, Finamore, solo un'iniziativa promozionale priva di qualsiasi intento politico o revisionistico. 

La scritta fu realizzata nel 1940 (il 18esimo anno dall'avvento del fascismo), da un'impresa locale, ed è stata riportata alla luce dall'alpinista abruzzese, Giampiero Di Federico, su incarico di Finamore. 

L'alpinista, che nel 1985 ha conquistato una vetta dell'Himalaya, ha “ripulito” l'incisione con la varechina. Baresi, racconta Finamore, era in vacanza nella zona. 





“L'ho invitato a cena, ed è stato nostro ospite la sera del 14 agosto”, spiega il primo cittadino. La cena si è svolta lungo il corso. 

“C'erano tutti gli interisti con le sciarpe – prosegue Finamore – e anche il campione, alla fine, ha ceduto alla curiosità e ha voluto vedere la scritta. Il sindaco lo ha accompagnato nel punto dal quale l'incisione è più visibile”. 

“Lui era d'accordo con me – riferisce il primo cittadino – e cioè che quella scritta fa parte della storia e la storia non si cancella. Niente di più. Il fascismo c'è stato, e questo è un dato di fatto, e comunque tutta l'Italia è piena di questi simboli”. 

Insomma, l'idea del sindaco di attirare turisti sembra aver funzionato. A parte il campione interista, “con tutto il pandemonio che si è creato intorno a questa iniziativa, diciamo che un sacco di curiosi sono venuti. Alcuni – aggiunge Finamore – sono capitati proprio a me, e mi hanno chiesto quale fosse il punto migliore per vedere la scritta, che è la piazza. Poi sono venuti anche dei rocciatori. Diciamo che un suo effetto l'ha avuto”. 

Solo a ferragosto una cinquantina di curiosi sono passati da quelle parti. 





“La curiosità si è accesa, insomma, e un riflesso positivo questa iniziativa lo ha avuto anche sulle vie di risalita, nonostante la polemica, perché poi alla fine è stato capito che si trattava di attrazione turistica, che è andata molto bene. Io non sono interessato ad altre cose”. 

Tra l'altro, sottolinea il sindaco, “finora non è successo nulla di quello che veniva ipotizzato, con gente di estrema destra o estrema sinistra. Finora è successo solo quello che doveva succedere”. 

Cioè, dei semplici turisti che hanno voluto vedere la scritta. Anche l'interrogazione di D'Alessandro, dice Finamore, finora non ha sortito alcun effetto. 

“Credo – dice – che in caso contrario almeno qualche informativa mi sarebbe arrivata”. 

“Dietro all'iniziativa non ci cela alcun disegno 'nostalgico'. Solo turismo, e la voglia di portare gente a Villa. Mi sembra – conclude Finamore – che D'Alessandro non abbia fatto una bellissima figura”.

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