NEW YORK – L’ex campione di football americano O.J. Simpson è tornato oggi in un’aula del tribunale di Las Vegas nel tentativo di ottenere l’annullamento della condanna ad un massimo di 33 anni di prigione per sequestro di persona e rapina a mano armata che gli è stata inflitta nel 2008.
All’epoca, è la sua teoria, il suo avvocato Yale Galanter era in conflitto d’interessi con il suo caso, e quindi lui non avrebbe avuto una difesa legale adeguata. È necessario un nuovo processo, sostiene. Simpson, che ha 65 anni, è entrato oggi nell’aula del tribunale con le manette ai polsi e indossando la divisa blu da carcerato, in evidente sovrappeso.
La sua deposizione è attesa a metà della settimana, mentre quella di Galanter, che per la difesa dell’ex campione percepì quasi 700 mila dollari, è attesa per venerdì, ultimo giorno previsto del procedimento.
Nell’ottobre 1995 O.J. Simpson venne assolto dall’accusa di duplice omicidio dopo il processo di grande impatto mediatico per la morte della ex moglie e del suo amico. Nel 2008, l’ex campione dei Buffalo Bills fu invece giudicato colpevole dal tribunale di Las Vegas di tutti e 12 i capi di imputazione.
In base alla sentenza, non potrà tornare in libertà prima di aver finito di scontare almeno nove anni della condanna.
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