UNIVERSITA’ TERAMO: DA OTTOBRE TORNANO LE LEZIONI IN PRESENZA

9 Luglio 2020 19:33

Teramo - Scuola e Università

TERAMO – Dopo aver riaperto i laboratori il 4 maggio scorso, con il rispetto del distanziamento e la prenotazione obbligatoria, e poi le biblioteche, l'università di Teramo si prepara a riaccogliere in presenza gli studenti dal 5 ottobre anche per le lezioni. Il 25 luglio prossimo l'ateneo riaprirà la segreteria studenti per le iscrizioni, sempre su prenotazione (mentre dal 15 luglio ripartiranno gli esami scritti in presenza) e nel frattempo è stata già valutata la capienza delle aule che potranno essere riempite per circa un terzo.

“Da ottobre torneremo in presenza come modalità ordinaria – conferma il rettore, Dino Mastrocola – Stiamo valutando per ogni classe, per anno di corso e corso di laurea, la frequenza media e in base a questo determineremo l'abbinamento tra le aule e le classi. Questo considerando che in un giorno un'aula può ospitare una classe, altrimenti dovremmo fare la sanificazione anche nel passaggio tra una classe e l'altra”.

Ogni studente avrà il proprio posto, a distanza di un metro dagli altri, e dovrà indossare la mascherina.





“Per quanto riguarda Veterinaria, dove la frequenza è obbligatoria – continua il rettore – una parte della classe sarà in presenza e l'altra simultaneamente online, alternandosi”.

L'ateneo sta studiando apposite soluzioni per quegli studenti disabili, con 104 o gli studenti Erasmus che pur volendo non possono frequentare, prevedendo forme di lezione complementari simultanee o di recupero. “Tra le novità – aggiunge Mastrocola – le lezioni saranno di 40 minuti reali, non un'ora con pausa di un quarto d'ora accademico; potranno essere svolte in un arco temporale dal 5 ottobre al 31 gennaio 2021”.

Le lezioni inizieranno più tardi rispetto al solito calendario per poter verificare la situazione della pandemia a settembre; i ragazzi che vorranno frequentare le lezioni dovranno prenotarsi giornalmente. A tornare in presenza saranno, con tutte le regole del caso, anche gli esami e le tesi di laurea e per chi si è laureato online a marzo e per chi si laureerà online a luglio, a settembre ci sarà la consegna delle pergamene in presenza. “Sono in via di installazione i termoscanner e i valutatori di presenza delle mascherine – conclude il rettore – e sono già stati installati i divisori in plexiglass per il front – office”.

Tra le novità previste per il prossimo anno accademico, come sottolineato dal rettore, anche borse di studio per gli studenti senior, che avranno il compito di regolamentare i flussi di studenti in presenza nei vari spazi. “C'è poi una parte legata al diritto agli studi – prosegue Mastrocola – con l'innalzamento della no tax area a 20mila euro di Isee stabilito dal Governo, e speriamo di poter costituire un fondo di emergenza per quelle situazioni particolari che magari non vengono individuate con l'Isee. Abbiamo inoltre stipulato una convenzione con un istituto di credito per il prestito d'onore, introdotto per la prima volta in Italia”.





Grazie al prestito d'onore gli studenti, sulla base solo dell'iscrizione e di una parametrazione del merito potranno avere un prestito, ogni semestre, senza alcuna garanzia patrimoniale o stipendiale, restituibile in un lasso di tempo fino a 30 anni. “Come ateneo abbiamo inoltre rafforzato le esenzioni per merito – spiega il rettore – abbassando ad esempio a 95 il voto di diploma che garantisce l'iscrizione gratuita. Di fatto se hai un reddito medio-basso e sei bravo le tasse non le paghi. Ovviamente speriamo che tutta questa situazione legata all'emergenza non incida sulle iscrizioni. Dalla nostra parte c'è il fatto che la didattica dell'ateneo, sia in presenza che on line, sia stata valutata do qualità e questo è un biglietto da visita importante”.

L'ateneo inoltre sta rafforzando ulteriormente l'offerta formativa, con nuovi corsi di laurea. Quest'anno partiranno infatti, la triennale in scienze e culture gastronomiche per la sostenibilità e una magistrale in italiano in biotecnologie avanzate che affiancherà quella internazionale in Food science e technology. “Stiamo inoltre rafforzando anche l'offerta per l'internazionalizzazione e i dottorati di ricerca – conclude Mastrocola – cercando anche di far partire una scuola regionale di dottorato internazionale”.

 

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