UNIVERSITA’: MINISTRO SICURO, DA SETTEMBRE IN AULA

2 Luglio 2020 19:16

Italia - Scuola e Università

MILANO – Gli studenti universitari, a settembre, torneranno nelle aule degli atenei.

Lo ha assicurato il ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, nella sua prima visita a Milano dopo l'emergenza Coronavirus, incontrando nel pomeriggio alla Statale i 14 rettori lombardi del Comitato dei Rettori delle Università, il presidente nazionale Ferruccio Resta e il governatore della Lombardia Attilio Fontana.

“Il semestre del nuovo anno accademico sarà prevalentemente in presenza” ha spiegato Manfredi ricordando che “si continuerà con l'offerta didattica a distanza per garantire il diritto allo studio a chi non ha possibilità di essere presente, però da settembre l'università garantirà formazione in presenza”.





Al vaglio del ministero della Salute e del Comitato Tecnico Scientifico, dopo le verifiche del ministero guidato da Manfredi, un protocollo con misure di sicurezza che saranno estese a tutte le università italiane: “distanziamento, utilizzo di device protettivi e di percorsi di entrata e uscita separati, regolazione degli orari di accesso e l'organizzazione dei flussi per tutti i servizi che saranno declinati dalle diverse università a seconda delle singole specificità”, ha spiegato Manfredi.

Un protocollo che, secondo il rettore del Politecnico di Milano e presidente del Comitato dei Rettori, Ferruccio Resta, consentirà di tornare in aula “con attenzione, ma senza paura”.

Anche i test di ingresso (nazionali) saranno in presenza e rispettando tutte le norme di sicurezza, mentre “la novità – ha spiegato Manfredi – è che i test di Medicina si potranno sostenere nella provincia di residenza”.





Le modalità dei test di accesso previsti dai singoli atenei, invece, “le devono stabilire le singole Università, alcuni in presenza e altri a distanza”, ha precisato Manfredi.

Per il ministro, “il futuro del paese, come quello della Lombardia non può che partire dall'università” e anche per questo “massima attenzione deve essere rivolta ai temi del diritto allo studio – ha concluso Manfredi – Ci aspetta una crisi economica difficile e non dobbiamo farla pagare agli studenti e ai ragazzi che possono vedere il diritto ridotto”.

 

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