TSA: DEMOCRATICHE, ” CACCIATA DE SIMONE ROZZA, MUSCOLARE, E CON TONI DA REGIME”

29 Ottobre 2019 13:57

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – “L'applicazione del sistema spoil system è stato tradotto dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, e dal presidente della Regione, Marco Marsilio, con un linguaggio proprio dei regimi dittatoriali. Un'arroganza intollerabile, sbeffeggiante quella civiltà che dovrebbe essere caratteristica principale, ma non unica, dell’attività di governo e dei passaggi ad essa correlati”.





Esordisce così la durissia nota delle della conferenza delle Ddemocrarcihe espressione del Pd, coordinate da Gilda Panella, a seguito della  plateale defenestrazione di Annalisa De Simone, presidente del Teatro stabile d'Abruzzo,  avvenuta a pochi minuti dalla conferenza stampa di presentazione della prossima stagione teatrale.  

“I fatti: Annalisa De Simone, alla presenza del sindaco Biondi, del direttore artistico del Teatro Stabile dell'Aquila Simone Cristicchi e dei parlamentari Stefania Pezzopane e Gaetano Quagliariello, ha presenziato la conferenza stampa in un clima disteso. Quindi nessun segnale lasciava presagire quel che il primo cittadino avrebbe reso pubblico solo dopo l’incontro con la stampa. Un ulteriore atto di scorrettezza istituzionale. Solo durante il cda, la presidente De Simone è stata informata della sua avvenuta decadenza, per effetto dello spoils system, dallo scorso 22 ottobre”.





“Un inutile atto muscolare. Una modalità rozza e plateale, tipica di chi è poco avvezzo agli usi civili di un Paese in cui vige la democrazia e la Carta costituzionale è solido punto di riferimento.
Sarebbe bastato praticare le modalità usuali per un naturale avvicendamento, nulla di complesso. Il sindaco dell’Aquila ha altresì disquisito su un indefinito spirito culturale che va ravvivato in città; se questi sono i metodi, si teme Biondi abbia confuso la Cultura con altro. Non è lontana la cancellazione del Festival degli Incontri; una scelta incomprensibile che ha finito con l’impoverire il panorama multiculturale della città e della regione. Le polemiche, prima, e infine l’atto di cancellazione dell’evento sono chiaramente stati ragionati dal signor sindaco quali mezzi di visibilità politica riconducibili a questioni tutte interne al suo partito; una lotta per il potere, altro che per la multiculturalità della nostra città e dell’Abruzzo. C’è da chiedersi quando i due esponenti delle Istituzioni cominceranno a governare per il bene della nostra terra. Ancora una volta, L’Aquila e l’Abruzzo, restano in pazientissima attesa”, conclude la nota. 

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