CASTELVECCHIO CALVISIO – A Castelvecchio Calvisio (L'Aquila) torna dopo qualche anno di interruzione il presepe vivente.
La rappresentazione della Natività è in programma per il 30 dicembre: visioni, emozioni, suggestioni in un percorso drammaturgico fra le magiche atmosfere di un passato architettonico/ambientale che si fa futuro.
La Natività sarà rappresentata non solo come evento-spettacolo, ma anche come occasione per ricostruire le incredibili suggestioni mistiche di un'epoca sempre capace di affascinarci con i suoi insondabili misteri.
Un presepe “diverso” dunque, più “originario ed originale”, più vicino all'idea che l'uomo medievale poteva avere della Cristianità. Un presepe che propone l'Avvento del Salvatore attraverso una cultura già profondamente intrisa nel Nuovo Testamento.
Canti, musiche e racconti daranno vita ad una narrazione multiforme capace di far rivivere le forti sensazioni che solo una storia senza tempo, come quella della nascita di Gesù, è capace di provocare in chi l'ascolta.
Per quanto conosciuta, la vicenda terrena del figlio prediletto, del verbo che si fece carne, porta con se una ineffabile verità che si rifletterà nei piccoli gesti, nelle parole semplici, nelle azioni di una umanità che vuole uscire dal recinto opprimente di una materialità immanente.
Alla musica e al teatro il compito alto e nobile di rappresentare queste istanze, di rappresentare i tanti sentimenti, a volte contrastanti, di interpretare attraverso la sua pratica, attraverso i mutevoli linguaggi della propria arte, un accadimento fondamentale e determinante della vicenda umana.
Attraverso gli scenari naturali del centro storico, che ben si presta alla rappresentazione medievale della Natività, saranno allestite scene drammaturgichecon attori in costume medievale e musici con strumenti d'epoca. Ogni scena riproporrà le fondamentali fasi che hanno caratterizzato la nascita di Cristo.
Il pubblico, diviso per gruppi, sarà introdotto di volta in volta lungo il percorso selezionato; le rappresentazioni saranno realizzate utilizzando le tecniche di narrazione tipiche del teatro medievale.
Gli spettatori saranno sempre immersi nella dinamica del presepe e vivranno, in ogni singolo momento, le suggestioni di una narrazione senza tempo.
Si tratta di una particolare ed originale rappresentazione della nascita del Cristo, che ha sempre riscosso un vivo successo di pubblico destando il più grande interesse in ambito regionale e nazionale.
Non mancherà la solita accoglienza che gli abitanti di Castelvecchio sanno riservare.
Musiche Marco Giacintucci
Luci Carlo Menè
Testi e regia Zenone Benedetto
PROGRAMMA MUSICALE
PROLOGO
Inno angelico
(in lingua volgare)
ANNUNCIAZIONE
Intonazione alla cornamusa su “Puernatus”
AnnuntiatioSanctiJosephifabriilignarii
(ab Angelo salutati)
NATIVITA’
Pastorale alla zampogna
Puernatus
Variazioni pastorali alla viella
Nuncdimittis
ADORAZIONE DEI PASTORI
Introduzione al flauto di canna
Pastorale
Nnazzicarelle
EPIFANIA
Tema dei magi
Passacaglia sopra la Visitazione
STRAGE DEGLI INNOCENTI
Pass'e mezzo
Vox in Rama
FUGA IN EGITTO
Passacaglia variata sopra la Visitazione
COMMIATO
Pastorella
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