ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE SU EVENTI SISMICI TERRITORIO BALSORANO

TERREMOTO: LIRIS, ”ALERT, NON ALLARME, SCATTATE TUTTE LE MISURE DI PREVENZIONE”

9 Novembre 2019 20:05

L'Aquila - Cronaca

BALSORANO – “I cittadini devono essere consapevoli che siamo di fronte ad un alert, e non ad un allarme visto che siamo in presenza di uno sciame che ha avuto un picco importante. Ma la situazione deve essere vissuta senza panico nella considerazione che sono scattate tutte le misure di sicurezza e prevenzione”. 

Così l’assessore regionale al Bilancio e Patrimonio con delega alla protezione civile sullo sciame sismico culminato con la scossa di giovedì sera di magnitudo 4.4 con epicentro nel comune marsicano di Balsorano, che sta interessando la intera Valle Roveto in provincia dell’Aquila. 

Liris, tra gli altri insieme al presidente, Marco Marsilio, ha visitato ieri i territori colpiti, uno scenario che conosce bene in quanto l’ex vice sindaco dell’Aquila è stato in prima linea nel sisma del 2009 del capoluogo: “Abbiamo voluto rappresentare la stretta vicinanza della Regione e della Protezione civile che sono forti delle esperienze nei terremoti del 2009 dell’Aquila e del 2016 e 2017 del Centro Italia – ha continuato -.  Ci rendiamo conto che la condizione psicologica e strutturale dei cittadini è difficile però va vissuta consapevolmente e non con apprensione anche alla luce del fatto che i terremoti non si prevedono”.

Liris ha rivolto un pensiero al sindaco in prima linea, il primo cittadino di Balsorano, Antonella Buffone, “un sindaco di grande qualità e una cara amica che sta gestendo al meglio la delicata situazione”. 

Nella notte sono state registrate altre scosse in provincia dell'Aquila, dopo quella di magnitudo 4.4 alle 18.35 di giovedì scorso con epicentro a Balsorano. 

Ieri sera, l'Ignv ha registrato una scossa di magnitudo 2.3 a 4 chilometri da Balsorano, alle 20,07 e una di magnitudo 2.0 a 4 chilometri da Pizzoli (L'Aquila), alle 22,20.

Un nuovo evento si è verificato, poi, questa mattina alle 5,56, sempre con epicentro a 4 chilometri da Balsorano: 2.4 la magnitudo registrata ad una profondità di 10 chilometri.





Anche oggi le scuole sono rimaste chiuse in 9 comuni: Morino, Civita d'Antino, Civitella Roveto, Luco dei Marsi, Trasacco, Villavallelonga, San Vincenzo Valle Roveto, Balsorano e Canistro.

Per la notte è stato allestito un dormitorio nella scuola elementare di Balsorano. Qualcuno ha continuato a vagare per il paese, altri si sono arrangiati come hanno potuto in sistemazioni di fortuna.

“Non ci sono danni a persone e cose. Abbiamo già un piano di emergenza pronto. Le scuole saranno chiuse anche domani”, ha detto il sindaco Buffone. comunque, a seguito di più approfoditi controlli ci sarebbe quanche danno, da valutare, nella chiesa parrocchiale del capoluogo, e nell'edificio comunale.

Circa 30 piccoli terremoti (tutte inferiori a magnitudo 3) avevano preceduto la scossa più forte. Quindici le repliche nell'ora successiva (la maggiore di magnitudo 2.2). 

Controlli immediati, scattati già 10 minuti dopo la scossa principale, che fino ad ora hanno dato esito positivo. I viadotti dell’autostrada A25 nella zona dell’epicentro della violenta sequenza sismica che ha riguardato Balsorano e il Frusinate al momento non hanno subito danni.

Lo hanno accettato i controlli che sono stati attivati da Strada dei Parchi, la società del gruppo Toto che gestisce le tratte, in maniera tempestiva, in particolare dopo la scossa di giovedì.

Controlli necessari anche alla luce dell’allarme sicurezza che ormai da mesi contraddistingue il dibattito sulle infrastrutture autostradali regionali. A questo proposito la società è in attesa che dall’Europa arrivi il via libera sul nuovo Pef, il piano economico e finanziario che dovrà riscrivere la gestione e che sviluppa un maxi investimento da 3,1 miliardi, di cui 2 soggetti a stanziamenti pubblici, che serviranno a mettere in sicurezza l’intero sistema autostradale abruzzese.





A questo proposito la prossima settimana è previsto un vertice tra Strada dei Parchi e nuovo ministro, la dem Paola de Micheli, proprio per capire quale sarà l’evoluzione procedurale dell’approvazione del piano.

Nel frattempo il terremoto di Balsorano ha riacceso i riflettori sulla necessità dei controlli e della messa in sicurezza in caso di eventi tellurici. Sono stati controllati attentamente cinque viadotti della zona, anche attraverso i tecnici di Infra engineering che hanno avviato l’ispezione visiva, in un primo momento, e poi quella più approfondita.

Le strutture controllate sono il viadotto Santa Iona e quello di Paterno, dove sono già stati impiantati sistemi che impediscono lo scalinamento degli impalcati autostradali in caso di terremoto. Gli altri sono quelli di Cerchio e di Collarmele, per i quali sono stati realizzati lavori di adeguamento sismico anche sulle pile e non solo sull’impianto di antiscalinamento. In ultimo il viadotto Ponte della Valle, nella zona di Pescina, che in queste settimane è soggetto ai lavori di rinforzo e di adeguamento sismico delle pile.

Rispetto alla scossa delle 18.35 i controlli sono scattati alle 18.50 con l’ausilio di tre squadre che sono uscite per esaminare le strutture. Le verifiche sono riprese poi all’alba del giorno successivo in modo più approfondito e infine nella serata di giovedì. Al momento non ci sono criticità.

Alessandro Amato, sismologo dell'Ingv, spiega che è stata una sequenza sismica diversa da quella dell'Italia centrale ad avere attivato il terremoto. Si tratta, osserva, “di un altro sistema di faglie. È comunque un'area ad alta pericolosità sismica”. 

In quella stessa zona è infatti avvenuto il terremoto di Avezzano del 1915 e altri due importanti terremoti storici si sono registrati nel frusinate nel 1654 e più a Sud, verso il Molise, nel 1349. 

“Nelle ultime ore – ha detto ancora il sismologo – si era registrata nella zona della sismicità, con alcune piccole scosse e adesso stiamo vedendo piccole repliche”

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