TERREMOTO: AGRICOLTORI E PASTORI ABRUZZESI IN PIAZZA, ”LA TERRA NON TREMA, I CONTADINI RESISTONO”

24 Ottobre 2019 16:47

Regione -

L'AQUILA – A tre anni dalle scosse gli agricoltori, gli allevatori ed i pastori delle aree terremotate di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria lasciano le campagne per raggiungere la Capitale con i propri prodotti. 

L’iniziativa “La terra non trema: i contadini resistono”, in programma per il 26 ottobre, è della Coldiretti che ha voluto dedicare alla solidarietà la ricorrenza del 75esimo anno dalla propria Fondazione avvenuta proprio a fine ottobre 1944.





Nel centro di Roma in Piazza Sant'Anastasia al Circo Massimo, a partire dalle 9 di sabato, il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, insieme a rappresentanti delle Istituzioni nazionali e territoriali, aprirà il più grande mercato delle specialità contadine sopravvissute al sisma che ha sconvolto la vita e il lavoro di ampie zone delle regioni del Centro Italia.

Per l’Abruzzo ci saranno il presidente regionale di Coldiretti Silvano Di Primio, il direttore regionale Giulio Federici e i vertici delle federazioni provinciali insieme alle imprese agricole e alle loro eccellenze.

Sarà possibile assaggiare i piatti simbolo del terremoto, dalla pasta alla Amatriciana al panino con la porchetta, ma anche acquistare i prodotti salvati dal sisma direttamente dagli produttori agricoli locali. Tra questi, il pecorino di Farindola e la mortadella di Campotosto, la patata turchesa e i salami e i formaggi teramani solo per fare qualche esempio.





Un'occasione per aiutare la lenta ripresa dei territori colpiti ma anche per fare un bilancio a tre anni dalle scosse del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre 2016, con i risultati acquisiti, gli interventi ancora attesi e le storie di chi con grande coraggio e dignità è rimasto a vivere e lavorare nelle campagne ferite.

Ai danni diretti alle aziende agricole si aggiungono quelli provocati dall’abbandono forzato di interi Paesi dove non esiste più mercato per i prodotti delle terra, come emerge dalla prima analisi della Coldiretti delle perdite economiche nelle campagne che sarà divulgata nell’occasione. Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola che è importante sostenere concretamente affinché la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo.

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