ULTIMA RIUNIONE PER APERTURA BUSTE ''A'' IL 3 LUGLIO, POI LUNGO NULLA DI FATTO; IN CORSA EX CONCESSIONARIA SANTA CROCE E ACQUE SAN BENEDETTO

SORGENTI CANISTRO: DOPO LUNGO STOP REGIONE CONVOCA SEDUTA DI GARA

11 Novembre 2019 07:36

Regione - Economia

PESCARA – Dopo una lunga attesa, lastricata da polemiche, è stata convocata per oggi, a partire dalle ore 11, a Pescara, la seduta pubblica per la procedura di affidamento, delle sorgenti Sant'Antonio Sponga di Canistro, (L'Aquila). La lettera di convocazione è a firma del dirigente regionale Franco Gerardini, presidente della commissione di gara. L'appuntamento è alle ore 10 al quinto piano di via Corso Vittorio Emanuele 301 a Pescara, nuova sede del dipartimento Territorio e ambiente della Regione.

A partecipare alla gara indetta a febbraio la Santa Croce, già concessionaria fino a circa tre anni fa quando la Regione Abruzzo ha emesso la revoca, impugnata dalla stessa società dell’imprenditore Camillo Colella, che ha ingaggiato un duro contenzioso con l’ente regionale, e le Acque minerali San Benedetto Spa che già opera nelle sorgenti di Popoli (Pescara).

L'ultimo e unico atto della nuova gara, dopo l'ammissione dei concorrenti, c'è stato il 13 giugno, con la seduta pubblica per l'apertura delle buste “A”, con la verifica della documentazione amministrativa.





L'architetto Francesco Dituri e l'avvocato Claudio Di Tonno, del foro di Pescara, presenti a nome della Santa Croce, hanno però subito contestato la congruità della dichiarazione sulla conformità urbanistica, relativa al sito su cui realizzare lo stabilimento di imbottigliamento, consegnata da Acque minerali San Benedetto Spa.

A tuonare contro “l'imbarazzante lungaggine amministrativa”, e “il silenzio assordante che si trascina da troppi mesi”, che connota l'iter della gara, è stato pochi giorni fa l'avvocato Salvatore Braghini, del foro di Avezzano, spesso al servizio del comune di Canistro, in provincia dell'Aquila, per cause che hanno coinvolto l'amministrazione guidata dal sindaco, Angelo Di Paolo, e con parte avversa la società Santa Croce, in quella che è assurta alle cronache come la “guerra abruzzese dell'acqua”

Il nuovo bando fa seguito a quello aggiudicato provvisoriamente nel marzo 2017 ad Acque minerali per l’Italia, ex Norda, che però è poi uscita di scena, presentando richiesta di risarcimento danni alla Regione e allo stesso Comune marsicano, lamentando il fatto di non aver potuto avviare il piano industriale, in quanto non gli sarebbe stato messo disposizione, già nel bando, il terreno dove realizzare lo stabilimento. Tutto ciò dopo un serrato contenzioso con la Regione, sulla necessità o meno della Valutazione di impatto ambientale (Via), da allegare al piano industriale.

Il nuovo bando prevede che la concessione durerà per trent'anni, e l’importo minimo presunto d’incasso per la Regione è stato stimato in 1.340.000 di euro.





Tra gli elementi che spiccano è che il concessionario dovrà pagare l'acqua 4 euro ogni mille litri imbottigliati, ma il prezzo si ridurrà ad appena 0,30 centesimi se riassumerà, entro 5 anni, 15 impiegati e 38 operai, per un totale di 53 addetti, buona parte dei 75 che erano in servizio presso l'ex concessionario Santa Croce, e licenziati dopo la revoca della concessione alla società di Camillo Colella.

Impegno che varrà anche ben 15 punti su 100 in sede di valutazione di gara. Se l'accordo non sarà rispettato ci sarà la decadenza della concessione. 

Al bando è stato anche allegato l'elenco delle mansioni specifiche di ciascuno dei 53 dipendenti. 
Inoltre, si legge nel bando “allo scopo di agevolare la ricerca delle aree per la realizzazione dell’impianto d’imbottigliamento, il Comune di Canistro ha, altresì comunicato, con nota del 4 febbraio 2019 di aver individuato l'area idonea e funzionale nel proprio territorio comunale”.

 

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