SISMA: CHIUSO ”PONTE NUOVO” SUL SANGRO, PUPILLO, ”NON RIAPRIRA’ PRIMA DI DUE MESI”

di Azzurra Caldi

17 Agosto 2018 12:18

Chieti - Cronaca

LANCIANO – “Il disallineamento dei manicotti non ha nessuna connessione con la stabilità della struttura, ma abbiamo avviato in anticipo  una valutazione tecnica per verificare, ancora una volta, lo stato del ponte, che non riaprirà prima di due mesi”. 

È quanto precisato dal sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, che questa mattina ha convocato una conferenza stampa, nella sala consiliare del Comune di Lanciano, per chiarimenti sulla chiusura del “Ponte Nuovo” sul fiume Sangro, disposta poco dopo la mezzanotte, su disposizione della Prefettura e della Provincia. Presenti anche gli ingegneri della Provincia di Chieti per i Lavori pubblici e Viabilità Nicola Pasquini e Paola Campitelli.

I controlli sono stati sollecitati dai cittadini, spaventati dopo la scossa di terremoto che ha colpito il Molise, avvertita distintamente anche in Abruzzo, e ancora scossi dalla tragedia di Genova. 





In molti, infatti, si sono interrogati sulla stabilità e lo stato dei viadotti della regione, tra cui appunto il Ponte numero 111 sulla Strada provinciale che collega Lanciano e Atessa.

“Il ponte è oggetto di monitoraggi continui – spiega Pupillo -. Controlli che già nel 2014 avevano confermato la stabilità della struttura. Al ponte, costruito negli anni '60, erano stati aggiunti i manicotti ad ulteriore sostegno dei pilastri, solo successivamente, negli anni '80. Questi, non hanno mai aderito perfettamente ai piloni ma sono sempre stati disallineati a seguito della iniziale colata di cemento. Si tratta di disallineamenti ininfluenti sulla staticità del ponte costruito con la tecnica 'palo-pila' dal Consorzio di Bonifica con fondi della Cassa del Mezzogiorno”.

“Nulla di nuovo, quindi – aggiunge Pupillo, non risparmiando una stoccata generale ad alcune testate giornalistiche  – che hanno cavalcato la situazione senza le opportune verifiche e senza ascoltare il parere degli esperti e degli ingegneri che in questi anni hanno sempre prestato la massima attenzione all'evoluzione della struttura”.





E sulle ripercussioni dello sciame sismico, l'ingegner Pasquini ha precisato: “l'incidenza delle scosse avvertite ieri è nettamente inferiore rispetto alle vibrazioni che vengono scaricate sul ponte dai tir quotidianamente. Un allarmismo comprensibile, visti gli eventi di questi giorni ma, in questo caso specifico, decisamente esagerato”.

Nel corso della conferenza Pupillo ha annunciato che per l'anno prossimo è previsto lo stanziamento di fondi per lo stesso ponte, che beneficerà di uteriori interventi per circa 300 mila euro. Nel frattempo Pupillo ha disposto controlli sugli altri ponti della Provincia, che partiranno a breve.

“Siamo consapevoli dei disagi alla viabilità che si verificheranno in queste settimane – dice Pupillo -, soprattutto in vista della riapertura delle fabbriche in Val di Sangro, prevista per lunedì. Ma si è trattato di un'esigenza dettata dalla volontà di assicurare i cittadini, che nella psicosi generale, meritavano una risposta rapida”.

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