SISMA: CAMPOTOSTO IN GINOCCHIO, MA ASL CHIUDE POSTAZIONE 118, MONTA LA RABBIA

29 Dicembre 2018 12:58

Regione -

L'AQUILA – Dal primo gennaio chiuderà la postazione del 118 di Campotosto, comune dell'alto Aterno aquilano devastato dal terremoto del 2009, e poi ancora da quelli dell'agosto e ottobre 2016 e del gennaio 2017.

Un'ulteriore mazzata, per una comunità già in ginocchio, a causa degli scandalosi ritardi del processo della ricostruzione.  

Per di più il direttore generale della Asl aquilana Rinaldo Tordera ha inviato la comunicazione della chiusura solo tre giorni fa.





Furente l’assessore del Comune di Campotosto Maria Rita Rascelli, che intima a Tordera ad annullare la “scellerata” decisione.  

“Sarà unilateralmente ed arbitrariamente sottratta alla popolazione del Comune di Campotosto,in particolare a anziani e malati, un servizio indispensabile – si legge nella nota – con soli tre giorni di preavviso e durante le festività natalizie. Un servizio che il territorio non può e non deve privarsi, peraltro nel pieno della stagione invernale”.

Una decisione lesiva “del diritto alla salute dei nostri cittadini”. 

L'assessore chiede “di annullare immediatamente il provvedimento e di convocare al più presto una Conferenza di servizi con le autorità interessate per rendere un’informativa su questa assurda e incomprensibile decisione, tradotta in un atto privo di motivazione e, a nostro avviso, del tutto arbitrario. Gli accordi presi a garantire alla popolazione del Comune la presenza della postazione 118, vanno assolutamente rispettati”.





Va giù duro anche il consigliere comunale ed ex sindaco Antonio Di Carlantonio: “Non é possibile che si continui a prendere in giro i cittadini del Comune di Campotosto, i quali ancora una volta si vedono traditi e abbandonati dall’istituzione regionale con il pieno sostegno dell’Amministrazione comunale, con il tipico assordante silenzio e l’appoggio incondizionato dei rappresentanti (espressi dal territorio e non) del governo Regionale”. Di Carlantonio afferma poi che “questa chiusura è una decisione politica e voluta dal governo regionale, dove sono i vari Luigi Cannavicci, Lucia Pandolfi, Pierpaolo Pietrucci, Stefania Pezzopane, Giovanni Lolli; oggi che i giochi sono stati fatti non serve più venire a fare passerella”.

Non si fa attendere la replica di Pietrucci, del partito democratico, presidente vommissione Territorio Consiglio regionale 

“È letteralmente vergognosa la nota di propaganda di alcuni esponenti politici che speculano sulla condizione e i problemi di Campotosto, nella fattispecie sulla postazione del 118, per basse e becere ragioni elettorali. È aperta da tempo dal sottoscritto l'interlocuzione con il direttore della Asl Rinaldo Tordera, che non finirò mai di ringraziare, e con il sindaco Luigi Cannavicci,  per scongiurare la chiusura del presidio, e sono fiducioso che la situazione possa risolversi ma non certo per il contributo di sciacallaggio che arriva da certi personaggi”. 

“La presenza della postazione del 118 è subordinata a precisi e rigidi requisiti fissati per legge che non si possono ignorare. Tuttavia, confido, la chiusura si può scongiurare nelle more dell'interlocuzione e della presa in carico di impegni. Questa è la differenza, la costanza e la serietà nell'amministrazione, tra chi i problemi li affronta e li risolve e chi invece li dichiara e si illude di giovarsene dal punto di vista elettorale. Ma la gente di Campotosto non è sprovveduta, e vede con chiarezza questa, netta, distinzione”.

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