SISMA 2009: NUOVA CAVA A BARISCIANO, INSORGONO OPPOSIZIONI, ”ORA BASTA!”

16 Gennaio 2020 14:51

L'Aquila -

L'AQUILA – “Cosa intende fare il Comune sul progetto di nuova cava in località San Lorenzo?

Lo chiede in un'interogazione a  il gruppo Barisciano Bene Comune  , al sindaco Francesco Di Paolo, sindaco del comune in provincia dell'Aquila, nonchè coordinatore sindaci del cratere 2009.

I consiglieri ricordano che “l’Altopiano di Navelli e la parte iniziale della Vallata Subequana sono ormai da anni luoghi preferiti per la coltivazione di cave a cielo aperto tant’è che il territorio è stato trasformato in un paesaggio lunare, una “groviera”. In particolare, tra il Comune di Barisciano e quello di San Demetrio, si contano sette enormi “crateri”. Quattro di questi sono o circondano il Comune di Barisciano. La mancanza di un piano regionale delle cave degno di questo nome e la facilità dell’escavazione hanno fatto sì che milioni e milioni di mc. di sabbia e pietrisco sono stati cavati, senza che nessuno si preoccupasse del ripristino ambientale pur dovuto per legge. Infatti per vedersi approvare un progetto di coltivazione di una cava è necessario prevedere il recupero e fornire una polizza a garanzia che gli Amministratori sono tenuti a vigilare sulla qualità dell’ambiente e del paesaggio del proprio territorio ed a rispettare e far rispettare le regole basilari richiamate”

IL TESTO DELL'INTEROGAZIONE

CONSIDERATO CHE

– non esiste una programmazione adeguata nè regionale nè tantomeno comunale in questo settore anzi, sembra che ognuno faccia ciò che vuole, scava, vende spessissimo fuori regione un materiale sempre più ricercato perché le Regioni limitrofe, tenendo al loro territorio, hanno regole molto più rigide

– è ormai consuetudine che dopo aver scavato, venduto e fatto affari, le Ditte falliscono lasciando le rogne ad Amministratori spesso incapaci o che non hanno a cuore il territorio che amministrano;

– anche nel nostro Comune si ripete lo stesso copione, non esiste un pezzo di cava recuperato (di solito si scava per lotti e si ripristina appena il lotto è finito);

– IN QUESTO QUADRO per nulla rassicurante SI INSERISCE LA RICHIESTA CUI SI FA RIFERIMENTO ALL’OGGETTO: “Impianto di recupero rifiuti Speciali Loc. San Lorenzo di Barisciano” Soc. DI NIZIO Eugenio di Mafalda (CB). Presentata alla VIA della Regione e da questa inviata al Comune di Barisciano.





NEL MERITO

– La cava in loc. San Lorenzo era gestita dalla ditta ora fallita Edilizia Generale D’Amico s.r.l. titolare della autorizzazione alla coltivazione;

– a conclusione della procedura fallimentare la Cava viene acquisita dalla Soc. DI NIZIO Eugenio con sede legale in Mafalda di Campobasso che si avvale della collaborazione della Ditta Asfalti TOTARO, ditta di Movimento Terra;

– La ditta Di Nizio si occupa di rifiuti

– a Settembre 2019 viene presentato alla Regione Abruzzo (VIA) il progetto di cui all’oggetto; – in data 29.11.2019 la Regione Abruzzo dà comunicazione agli Enti interessati compreso il Comune di Barisciano; – il 3.12.2019 inizia la pubblicazione sul sito e avvio della procedura;

– il progetto viene denominato “Progetto di coltivazione e risanamento ambientale con impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi su terreni di proprietà già oggetto di escavazione non autorizzata”

– la superficie interessata è di 27 Ha, zona San Lorenzo, interamente ricadente sul territorio del Comune di Barisciano; il progetto prevede una nuova coltivazione per uso commerciale per ben 1.334.000 mc ed un recupero morfologico dell’intera area con l’utilizzo di “RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI” materiali da demolizioni di edifici, manti stradali ecc. per un volume che dovrebbe superare i 3.000.000 di mc. corrispondenti ai volumi già scavati più quelli da scavare;

– facendo due semplici conti occorrerebbe il materiale proveniente dalla demolizione di circa 30.000 edifici di 100 mq di pianta e 10 metri di altezza; – gli edifici da demolire completamente nell’area del cratere sono ormai quasi terminati. E allora, da dove arriverà il materiale da utilizzare per il ripristino? Che tipo di materiale arriverà?

– STIAMO PARLANDO DI UNA DISCARICA di rifiuti speciali ma sempre discarica è. Infatti all’interno dell’area è previsto anche impianto di trattamento di rifiuti. Che tipo di impianto? Per quali rifiuti? Che quantità? La preoccupazione è che Barisciano possa diventare un luogo dove seppellire di tutto visto che in alcuni punti la cava sarà alta come tre piani di fabbricato.





– Va ricordato inoltre che nei rifiuti speciali non pericolosi ci sono frazioni che contengono il piombo come le ceramiche o i vecchi impianti idraulici, ci sono le plastiche, il bitume, il catrame e tutte quelle parti inquinanti che è impossibile separare e visto che la discarica non è impermeabilizzata a noi pare evidente il rischio di inquinamenti. INTERROGA il Sig. Sindaco

– Sul perché non siano stati effettuati i lavori di ripristino in tutte le cave; – Se ci sono cave ubicate su terreni demaniali;

– Se ci sono le polizze fideiussorie per il ripristino delle cave;

– a quanto ammonta la somma complessiva delle polizze;

– se le ditte pagano regolarmente i canoni per i materiali scavati;

– che somma ha ricavato il Comune come introiti; – in che voce di bilancio sono state inserite le somme ricavate dalle operazioni di scavo;

– cosa intende fare per il progetto ultimo per il quale è pervenuta la comunicazione del 29.11.2019 da parte della Regione e relativa alla cava di San Lorenzo;

– se intende informare la popolazione della situazione – quale sia la vocazione del territorio di Barisciano 

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