SISMA 2009: ECCO IL BANDO ”FARE CENTRO”, DA MERCOLEDI’ 60 GIORNI PER LE DOMANDE

di Alberto Orsini

24 Aprile 2017 14:17

L'Aquila - L’Aquila che riparte

L’AQUILA – Verrà pubblicato mercoledì prossimo, 26 aprile, l’attesissimo bando “Fare Centro”, frutto di mesi di gestazione, da 20 milioni di euro tra il 2016 e il 2018 per sostenere chi ha riaperto o intende farlo nei centri storici terremotati dell’Aquila, delle sue frazioni e dei comuni del “cratere”, con contributi da 20 a 200 mila euro: 60 i giorni di tempo per presentare le domande a palazzo Silone, dove ci sarà un ufficio apposito.

I principali dettagli sono stati spiegati oggi in un incontro con la stampa affollatissimo nella sala Celestino di palazzo Silone, sede della Regione Abruzzo, ente deputato alla gestione dell’operazione.

Tra i presenti il vice presidente, Giovanni Lolli, che ha la delega alle Attività produttive, il capo dipartimento Vincenzo Rivera e il sindaco uscente dell’Aquila, Massimo Cialente.

A Rivera è spettato riepilogare i dettagli tecnici. “Il contributo minimo sarà 20 mila euro, massimo di 200 mila, a coprire il 70% dell’investimento mentre il 30% dovrà essere cofinanziato dal privato. Sarà erogato il 40% a conto anticipo e il 60% a saldo”, ha aggiunto.

“Il bando si distingue per la semplicità di accesso alle risorse, è semplificato così che ciascuno possa fare la domanda e capire contenuti – ha preannunciato – La dotazione è di 12 milioni per 2016 e 2017, 5 già di cassa per l’anno scorso, 7 di competenza per l’attuale, con la competenza già deliberata di 7,5 milioni per il 2018 ma si potrà fare anche di più perché i fondi del 4% sono lì e nessuno ce li tocca”.

Il capo dipartimento ha annunciato anche “criteri di premialità, alcuni voluti anche dal sindaco: l’accordo a contratti d’affitto tipo per calmierare il mercato, l’abbandono dei manufatti temporanei della delibera 57 del 2009 che hanno compromesso il paesaggio, un paracadute a chi, dal 2014, ha riaperto l’attività senza che ci fosse il bando, e ancora sostegno all’occupazione, partecipazione giovanile, commercio di prodotti tipici”.

“Tre sono le linee d’azione – ha spiegato ancora Rivera – la linea ‘A’ finanzia coloro che erano già presenti al 6 aprile, e hanno subìto effetti della scossa, si sono trasferiti o hanno subìto un decremento di fatturato del 40%; la linea ‘B’ sostiene i nuovi investimenti, la linea ‘C’ si occupa in particolare di viale della Croce Rossa, per far sparire manufatti post-sisma ma anche promuovere la riqualificazione dopo l’accordo di programma sul pomerio e la zona delle mura urbiche”.

“Da questo bando sono esclusi i centri commerciali, anche quelli che risultano dalla somma di attività di vicinato, licenza unica o somma di licenze comunque non avranno accesso”, ha assicurato in conclusione.





Non conta arrivare primi, la domanda si potrà presentare anche il 60° giorno, e tutti hanno assicurato che nessuno verrà lasciato indietro: “Se andiamo in overbooking e le domande fatte bene superano la disponibilità, prenderemo altre risorse – ha promesso Lolli – si ripassa al Cipe e si finanzia finché c’è tiraggio”.

Resta escluso, invece, chi ha riaperto prima del 2014, “purtroppo le regole europee ce lo impongono, se non l’investimento comunque potrà vedersi finanziata la gestione futura” ha precisato l’assessore mentre per Rivera “questi commercianti arriveranno sicuramente primi per premialità visto che al 1° gennaio 2014 erano già aperti”.

“Di questa iniziativa parliamo da un anno, e pubblicamente, non è un coniglio che stiamo cacciando dal cappello: affinché la cosa fosse realizzabile, era necessaria la certezza del finanziamento, giunta nella delibera Cipe di agosto nel 2016 che la Corte dei conti ha vidimato a febbraio di quest’anno – ha riepilogato Lolli – Fino a oggi abbiamo costituito l’ufficio e non si poteva fare prima, si è lavorato con metodo, ascoltando e raccogliendo pareri: il partenariato è previsto dalle procedure comunitarie. L’ultimo incontro è avvenuto venerdì pomeriggio”.

“Non è un bando solo per L’Aquila, ma vale anche il cratere, inoltre non è un’iniziativa copiata, ma è la prima volta che si fa e infatti il commissario Vasco Errani mi ha chiesto di inviargli una copia – ha aggiunto – È fatto per step, non è uno sportello, c’è una commissione che esaminerà la graduatoria”.

Il vice presidente ha rivolto una critica preventiva alla cittadinanza: “Non vorrei che qualche cittadino che ha avuto l’alloggio ricostruito dallo Stato voglia ora approfittasse per sparare cifre di affitto fuori dalla grazia di Dio, se lo dico è perché qualche segnale già avviene – il suo allarme – Su iniziativa di Cialente abbiamo già preso iniziative per calmierare il fenomeno, ma voglio affidarmi all’etica degli aquilani. Riaprire in centro ancora oggi è un atto di eroismo, vogliamo aiutare a farlo”.

Cialente ha ricordato la genesi dell’iniziativa, aver visto il centro storico di Gemona in Friuli ricostruito ma deserto. “Ci siamo arrovellati per capire dove dovevamo incidere, l’idea è stata di un intervento pubblico che aiutasse chi aveva fatto un investimento, magari nel 2008, e ha dovuto ricollocarsi”.

“Su questo centro storico c’è un’idea, non deve tornare com’era – ha insistito il sindaco – Sarà uno dei più belli d’Italia e d’Europa, uno dei più moderni con la fibra fino dentro casa che non ha nessuno, sarà pedonalizzato, avrà il Maxxi e l’Università. Inoltre stiamo ragionando con un grande gruppo di centri commerciali per portarne uno letteralmente all’interno della città, non costruito”.

Sulla vicenda degli affitti, il primo cittadino ha rimarcato che “si è arrivati a chiedere 50 euro al metro quadrato, una follia. Siamo d’accordo con Confabitare, si può pensare ad affitti a prezzi di mercato entro 6 anni, sarebbe accettabile 20 euro al metro quadrato: con una convenzione, il primo anno si pagherà il 40%, poi si salirà pian piano, quando il centro sarà quello che noi auspichiamo saremo sui pezzi di mercato”.

Tra i presenti anche Luciano Mucciante, sindaco di Castel del Monte (L’Aquila) e referente delle fasce tricolori nel tavolo di coordinamento per lo sviluppo, per il quale “è un bando semplice, se hai una buona idea con 5 minuti si compila” e Antonio Mancini, della segreteria tecnica dell’assessorato allo Sviluppo, che ha evidenziato come “tra i beneficiari ci possono essere anche associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati”.





LA POLEMICA

Alla vigilia ha provocato forti polemiche questo evento di presentazione, fissato allo stesso giorno e solo mezz’ora dopo l’arrivo in città dell’ex ministro Giorgia Meloni per sostenere la candidatura a sindaco con il centrodestra di Pierluigi Biondi, che ha parlato di “mercato delle vacche”.

“Voglio chiudere qua la polemica di questi giorni, non pensate che mi fermerò per i prossimi 3 mesi solo perché c’è la campagna elettorale! – ha detto Lolli – Ci saranno presto altre due cose importanti all’Aquila, la convention di Federculture e la visita di un ministro Carlo Calenda per il 5g. Non posso bloccare tutto e non lo farò”.

E ancora, “con il sindaco presenteremo il programma estivo culturale di questa città, una serie di grandissimi eventi, l’ultimo dei quali si terrà qui stabilmente nei prossimi anni, ovvero la convention di Federculture. Questo non lo potevamo annunciare prima – ha messo le mani avanti – perché mercoledì sono arrivati i finanziamenti, né lo possiamo annunciare dopo la campagna elettorale”.

Sull’altra iniziativa, Lolli ha ricordato che “L’Aquila è tra le cinque città d’Italia dove si sperimenterà il 5g. Non lo possiamo rimandare perché la gara c’è a giugno – ha sottolineato – Alcuni grandi progetti di ricerca, come quelli di Fiat e Zte, si collocheranno qui, nei prossimi giorni farò venire il ministro, che faccio, blocco tutto e ce lo facciamo scippare da Bari? Le attività le debbo continuare a fare”.

“Piuttosto, vorrei che tutti i candidati sindaco di qualsiasi colore si esprimessero nel merito e su alcune misure che toccherà a loro prendere: questo bando è nato su input di Cialente, che lo lascerà in eredità al suo successore”, ha concluso.

L’INCOGNITA PARCHEGGI

Con le attività che riapriranno in centro si riproporrà un problema annoso del centrodestra pre-sisma, quello dell’assenza di parcheggi, aggravato dall’annunciata volontà di pedonalizzare totalmente il cuore della città.

“Spero che il Consiglio comunale approvi il project financing della Fontana luminosa, perché realizza parcheggi pertinenziali per i residenti. Altri simili saranno a piazzale Pischedda e ai giardini di San Silvestro – ha detto Cialente – Inoltre, con l’Ama organizzeremo navette verso il centro storico dal grande parcheggio del cimitero che diventerà di scambio”.

E ancora, il primo cittadino uscente ha svelato che “con un ente pubblico pensiamo di realizzare un parcheggio a silos (multipiano, ndr) in via XX settembre che sia anche valido architettonicamente. Infine, ho detto ai vigili urbani di limitare i parcheggi alle ditte edili per i mezzi non operosi che dalla mattina alle 7 occupano tutto il centro”, ha concluso.

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