SCONTRO GRILLO-LOLLI: ”SEI UN RINVIATO A GIUDIZIO”, ”NON E’ VERO!”

8 Gennaio 2013 13:49

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – Scontro sulle “liste pulite” tra il deputato aquilano del Partito democratico Giovanni Lolli, ricandidato alle elezioni politiche, e il leader del Movimento5stelle, Beppe Grillo.

Tra i nomi del Pd che puntano al seggio parlamentare c’è, tra gli altri, “Lolli, rinviato a giudizio con l’accusa di favoreggiamento, prescritto”, ha scritto sul suo blog Grillo rivolto al segretario nazionale democrat, Pier Luigi Bersani.





Secca la risposta di Lolli, che ha chiarito di “non essere mai stato rinviato a giudizio da nessuno, ma solo iscritto nel registro degli indagati, dall’allora magistrato barese Michele Emiliano per una vicenda relativa alla Missione Arcobaleno in Kossovo”.

L’inchiesta riguardava gli aiuti italiani nei Balcani e presunti casi di corruzione tra funzionari preposti agli aiuti.

Il deputato aquilano ha spiegato di essere “stato indagato per favoreggiamento, in quanto avrei avvertito un dirigente della Cgil di Bari di avere il telefono sotto controllo, stop”.





Quando Emiliano divenne sindaco di Bari, anche lui nelle fila del Pd, il procedimento passò ad altro giudice, che “chiese il rinvio a giudizio, ma da allora il gip non ha mai deciso in proposito, e quindi si è arrivati alla prescrizione per scadenza dei termini del mio caso”.

“Quindi Grillo dice delle inesattezze – ha concluso Lolli – per di più per un reato limitato al favoreggiamento”.

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