SAN SALVO: RIFUGIO PER CANI RISCHIA CHIUSURA, LNDC ”PRONTI A COMBATTERE”

5 Agosto 2016 17:24

Chieti -

SAN SALVO – “Siamo pronti combattere. La tutela dei diritti di chi non ha voce è la nostra mission e la porteremo avanti a ogni costo. Ora però ci preme sistemare quanti più cani possibile attraverso delle adozioni idonee per donare loro una famiglia che li ami per sempre”.

Lo afferma Vitalina Vinicoli, presidente della sezione chietina della Lega Nazionale del Cane in una una nota inviata a questo giornale. 





Tempo fa, insieme a sua sorella Manuela, la donna mise infatti in piedi su un terreno di proprietà della sua famiglia un rifugio che “ha rappresentato e rappresenta la salvezza per moltissimi cani disperati vaganti per le strade senza cure né cibo con la finalità, una volta rimessi in sesto, di essere affidati a famiglie consapevoli e controllate”. 

Al momento il rifugio ospita circa 20 cani ma, secondo quanto si legge sulla nota, il terreno su cui si trova ha però “un’altra destinazione urbanistica, così ora è arrivata un’ordinanza di demolizione”. Per scongiurare questo pericolo la Lndc ha quindi già “dato mandato al proprio Ufficio Legale di fare ricorso al Tar dell’Abruzzo contro l’ordinanza che segue sì la normativa ma non tiene in debito conto il benessere degli animali”. 

“Recinzioni, tettoie  e altre strutture rimovibili per fornire riparo agli ospiti a quattro zampe ma soprattutto cure mediche, vaccinazione, pappe sostanziose, tanto amore e la possibilità di trovare il calore di una casa che si accolga per sempre – dice la nota – È questo ciò che offre ai suoi ospiti a quattro zampe il piccolo rifugio messo in piedi dalla presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane di San Salvo Vitalina Vicoli insieme con la sorella Manuela per dare un asilo sicuro e il benessere che meritano ai randagi salvati dalle strade della cittadina abruzzese ma anche a cani che i padroni non vogliono più e ai tanti cuccioli abbandonati da individui senza scrupoli e senza rispetto per la vita”. 





“Un rifugio che – prosegue la nota – nella maggioranza dei casi, rappresenta, per tanti esseri sfortunati una tappa verso un futuro migliore presso famiglie affidabili che decidono di adottare un amico con la coda con cui condividere l’esistenza. Un rifugio stimato non soltanto dalle altre associazioni della zona ma anche da chi,come come il comandante dei vigili, ha dovuto consegnare l’ordinanza che ne ordina la demolizione in quanto l’area ha un’altra destinazione urbanistica. Così impone la legge a una struttura abusiva anche se, sorgendo su terreno distante da abitazioni, non arreca fastidio a nessuno se non a chi, odiando visceralmente i cani, ha presentato un esposto in Comune”. 

“Eppure è grazie a questo ricovero abusivo ma dove gli animali sono trattati con rispetto e tanto affetto, lo stesso Comune ha risparmiato cifre ingenti evitando che gli animali, regolarmente microchippati appena vengono accolti,siano trasferiti e mantenuti, ovviamente a spese dei contribuenti, nel tristemente noto canile di Fallo – conclude la nota – Una struttura di grandi dimensioni, sovraffollata, difficilmente raggiungibile, sperduta tra le montagne in un paese che non arriva ai 150 abitanti quindi con scarsissime possibilità di avere volontari o visite di aspiranti adottanti. Peraltro proprio lì a Fallo potrebbero finire, reclusi a vita, gli attuali ospiti del ricovero di San Salvo se la loro 'casa' venisse abbattuta”. 

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