SALVINI AD AVEZZANO E CHIETI, ”MIGRANTI, CHIUDEREMO PORTI ITALIANI” LE DIRETTE WEB

6 Agosto 2020 09:25

Regione -

AVEZZANO – Intensa giornata abruzzese per il leader della Lega, il senatore Matteo Salvini.

Prima tappa alle ore 10 ad Avezzano per sostenere il candidato sindaco Tiziano Genovesi, poi alle 12 alla Villa Comunale di Chieti per l'incontro pubblico al fianco del candidato sindaco Fabrizio Di Stefano.

Abruzzoweb ha seguito in diretta i due eventi.

Nella prima tappa di Avezzano Salvini ha detto che “Appena ci rimandate al Governo, e non manca tanto tempo, torneremo a sigillare i porti come abbiam fatto quando eravamo al Governo, su questo non ci piove”.

“Siamo un paese strano – spiega Salvini in un passaggio del suo intervento – dove teniamo in stato di emergenza gli italiani e facciamo sbarcare migliaia di persone che tra l'altro scappano da una guerra molto particolare: avete visto le immagini in tv e le foto. Sono così in fuga dalla guerra e dalla povertà che arrivano e sbarcano con i barboncini al guinzaglio, i cappelli di paglia, i telefonini ultimo modello, scarpe da tennis, anelli e orologi. Penso che ad Avezzano ci sia qualcuno che ha maggiori difficoltà economiche di qualcuno che sbarca su quei mezzi però appena ci rimandate al Governo, e non manca tanto tempo, torneremo a sigillare i porti come abbiam fatto quando eravamo al Governo, su questo non ci piove”.





Bordate poi sul minsitro dell'Istruzione Lucia Azzolina.

“Parlavo stamane con una radio marchigiana in una zona terremotata e vittima del terremoto in una zona sismica – ha detto Salvini -: una delle prime cose che insegnano ai bimbi nelle zone a rischio in caso di scossa e in caso di problemi 'andate a rifugiarvi sotto i banchi'. Non so con i banchi a rotelle come possano andare a rifugiarsi sotto i banchi se, Dio non voglia, accadesse qualcosa di particolare”.

A seguire la tappa a Chieti al fianco di Di Stefano, dove Salvini ha avuto parole dure contro la Cina.

“Ha contagiato e ucciso il resto del Mondo, è il paese cui noi spalanchiamo le porte per farci vendere i loro prodotti: io non voglio che arrivi neanche uno spillo dalla Cina in questo momento: anzi dovranno pagare i danni questi signori, i danni economici e culturali”.
riferendosi ancora una volta ai banchi a rotelle e dei monopattini elettrici in arrivo dal paese asiatico. 

E' poi tornato sulla questione migranti, e le vicende giudiziarie che lo vedono protagonista.

“Per me il 3 ottobre sarà un giorno di festa, è un sabato mattina, l'ho guardato sul calendario, io di solito il sabato mattina quando riesco sto a casa a Milano, lavorando gli altri giorni in giro per l'Italia, con mio figlio e mia figlia, perchè dovrò essere in tribunale a Catania, rischiando 15 anni di carcere, per avere bloccato gli sbarchi: io vado in quel tribunale a testa alta e orgoglioso di quello che ho fatto. Orgoglioso del mio Paese, della storia e della cultura di questo Paese, che non è in vendita”.





“Son convinto – ha aggiunto – che molti di voi mi faranno compagnia moralmente in Tribunale. Anche perchè di solito i politici quando hanno un processo tendenzialmente scappano o sono preoccupati perchè vanno a processo per altro di solito. Io vado a processo per avere fatto quello che mi avete chiesto di fare, perchè io vi avevo chiesto il voto per blindare i confini e per chiudere i porti: abbiamo blindato i confini e abbiamo chiuso i porti. E quando torniamo al Governo faremo esattamente la stessa cosa”. 

segue

LE DIRETTE DI AVEZZANO E CHIETI

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