I RISULTATI DELL'AZIONE EUROPEA DELLA REGIONE ABRUZZO VOLTA A RIDURRE CONSUMI E COSTI GESTIONE EDIFICI; MONITORATI 11 SEDI ISTITUZIONALI, ''INVESTIMENTO EFFICIENTAMENTO SI RIPAGA IN POCHI ANNI'' ORA COINVOLGERE COMUNI

RISPARMIO ENERGETICO: PALAZZO SILONE MODELLO, PROGETTO SHERPA LO ESTENDE

di Filippo Tronca

12 Novembre 2019 15:28

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L'AQUILA – Palazzo Silone all'Aquila, sede della giunta regionale d'Abruzzo è un modello in termini di risparmio energetico, grazie al risanamento della centrale elettrica, all'installazione di boiler energetico, alla manutenzione sul sistema di distribuzione tele-controllato del calore, che ha consentito,con lavori completati nel 2017, una riduzione del consumo ed emissione del gas serra del 70 per cento e del consumo dell'energia elettrica, del 30 per cento. E altri dieci edifici pubblici abruzzesi, potranno a breve seguirne la strada, con interventi di efficientamento, già analizzati e quantificati nei costi, ammortizzabili in pochissimi anni, con benefici enormi per l’ambiente, e per le casse pubbliche. Interventi che faranno da apripista su quelli dei tanti edifici comunali. 

Questo in sintesi il quadro che è emerso nel corso del workshop del progetto Sherpa, tra i più articolati e complessi programma di cooperazione territoriale Europea dell'area mediterranea, al quale partecipano ben 19 Stati, e in cui l'Abruzzo è partner attivo, che si è svolto questa mattina proprio a palazzo Silone, nella sala Celestino V.

A presiedere, Paola Di Salvatore, dirigente del Servizio della Cooperazione territoriale Ipa, e coordinatrice del progetto Sherpa, Federica Ferrauto, project manager Sherpa, l’ingegnere Tullio De Rubeis, dell’università dell’Aquila, e ancora sindaci, consiglieri e tecnici, tra cui i consiglieri comunali di Chieti Mario De Lio e Roberto Melideo, e il sindaco di Frisa (Chieti), Nicola Labbrozzi.





I dieci edifici analizzati, oltre a palazzo Silone, grazie ad una convenzione sottoscritta con il dipartimento di Ingegneria industriale dell'università dell'Aquila e in stretta collaborazione con il dipartimento delle Opere pubbliche della Regione Abruzzo, sono quelli della stessa Università dell’Aquila, di Ingegneria civile di Roio, Coppito uno e Coppito due, i due palazzi Torlonia ad Avezzano, la sede del Genio civile e la biblioteca Melchiorre Delfico di Teramo, le sedi del Genio civile di Pescara e Chieti, la sede dell'Agenzia promozione culturale di Chieti e di Sulmona.

“L’obiettivo da conseguire – ha spiegato Di Salvatore – è quello dell'efficientamento energetico degli edifici pubblici, supportando le piccole amministrazioni, e la riduzione della loro produzione di anidride carbonica nell'atmosfera. Ovvero la realizzazione del cosiddetto 'principio di economicità' nella spesa pubblica, in applicazione degli obiettivi posti dalla Corte dei conti europea. il settore degli edifici, dopo il settore industriale, è del resto il principale responsabile di consumi di energia globale, e delle conseguenti emissioni di gas serra”.
“Tutti siamo consapevoli del 'dimagrimento' dei bilancio degli enti – ha aggiunto Di Salvatore -, risparmiare nella gestione degli edifici è dunque un investimento determinante, per liberare risorse a beneficio della collettività, da utilizzare per servizi. Ora l'obiettivo è invitare, e poi supportare, le amministrazioni comunali, potenzialmente tutte quelle abruzzesi, a porre in essere azioni che vanno nella stessa direzione”.

“Il dato che emerge nella nostra analisi, terminata a fine 2018 – spiega poi De Rubeis – è che gli edifici hanno un altissimo potenziale di risparmio energetico inespresso. E questo giustifica ampiamente l’importanza del progetto Sherpa. L'analisi ha riguardato edifici che hanno più di un secolo di vita. Va tenuto conto che gli edifici realizzati prima del 1945, possono andare in deroga ad interventi di efficientamento. Un deficit riscontrato in tutti gli edifici è la regolazione impiantistica, la totale mancanza di fonti rinnovabili, anche perché sono all’interno di centri storici ed è problematico istallare pannelli fotovoltaici, in virtù dei vincoli paesaggistici. E' presente solo in qualche caso una pompa di calore. Si usa la ventilazione naturale e non meccanica, che abbatterebbe la dispersione energia termica. L'illuminazione è assolutamente lontana dal target, la coibentazione deficitaria”.

Ma spiega: “abbiamo individuato e quantificato, per ciascun edificio, il costo di tutti gli interventi possibili, per raddoppiare l'efficienza energetica, e abbiamo anche calcolato che l'investimento si ripagherebbe in pochi anni, proprio risparmiando sulle bollette energetiche, e poi il minor costo di gestione potrà essere utilizzato interamente per altri capitoli di bilancio”. 





Prossimo passaggio di Sherpa è condurre analisi su altri cinque edifici, questa volta di proprietà comunale. Una volta quantificato e definito l'intervento di miglioramento energetico, sarà più facile procedere ai successivi passaggi, ovvero la progettazione vera e propria, e ancor prima il reperimento di risorse, attingendo ai bandi europei e statali. 

Determinato, in particolare, il consigliere De Lio.

“In comunione con gli altri enti – spiega il consigliere – e soprattutto con l'università, occorre capire bene dove intervenire, per ottenere grandi e preziosi risparmi energetici nei nostri edifici. Da questo punto di vista, Sherpa, rappresenterà per noi un supporto prezioso”.

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