RIMBORSOPOLI: FINITI GLI INTERROGATORI, SI VALUTANO ARCHIVIAZIONI

12 Febbraio 2014 20:31

Regione - Cronaca

PESCARA – Si è conclusa oggi l'ultima tranche degli interrogatori di assessori e consiglieri regionali, coinvolti nell'inchiesta 'Rimborsopoli', sui rimborsi per missioni istituzionali in Italia e all'estero, che vede tra i 25 indagati il presidente della Regione, Gianni Chiodi e il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano.

Terminata la fase degli interrogatori e alla luce della documentazione raccolta, i magistrati trarranno ora le conclusioni e valuteranno se chiedere l'archiviazione per qualche posizione.

I 25 indagati nell'inchiesta devono rispondere di truffa aggravata, peculato e falso ideologico per un periodo che va dal 2009 al 2012 e una cifra che si aggira intorno agli 80 mila euro.

Davanti ai pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli, titolari delle indagini, hanno sfilato in totale 12 politici.





Fra loro l'assessore regionale al Personale Federica Carpineta, che ha spiegato di aver chiarito la propria posizione.

All'assessore vengono contestati 39 euro. “Se c'è qualcosa, – ha riferito – è stato frutto di un unico errore in cinque anni. Si tratta di una ricevuta, frutto di un errore. Saranno i pm poi a giudicare”.

Per quanto riguarda l'assunzione nella sua segreteria, con chiamata diretta, della sorella della consigliera di parità Letizia Marinelli, non oggetto comunque di contestazione da parte della procura, ha sottolineato che nel suo ufficio non gli è stata “catapultata nessuna persona”.

“Nella mia segreteria – ha spiegato – ho inserito delle persone scelte da me personalmente, di fiducia in quanto come assessore ho la possibilità di inserire persone a chiamata diretta”.

La Marinelli è balzata alle cronache per aver passato una notte col presidente della Regione Gianni Chiodi ed essere stata poi successivamente nominata consigliera di parità della Regione.





Oltre alla Carpineta, sono stati ascoltati i consiglieri Cesare D'Alessandro, Giorgio De Matteis, Alessandra Petri, Antonio Prospero, Lorenzo Sospiri, Giuseppe Tagliente, Angelo Di Paolo.

In serata è stata la volta dell'ex assessore regionale alla Sanità e attualmente capogruppo del Nuovo centrodestra, Lanfranco Venturoni, e dell'assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio.

Al termine delle audizioni, tutti gli indagati hanno dichiarato di aver chiarito la propria posizione e di aver presentato, o di essersi impegnati a consegnare, della documentazione.

Sospiri ha mostrato in particolare ai pm le ricevute dei pasti consumati durante la sua missione al Vinitaly, che sono passate al vaglio degli uffici amministrativi.

Dopo i controlli sono state liquidate al consigliere di Fi soltanto le sue spese e non anche quelle degli altri commensali.

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