RICOSTRUZIONE: PRESIDENTE DI CONSORZIO, ”A BARETE MIA ATTIVITA’ OSTACOLATA E RESA ANCORA PIU’ ARDUA”

12 Marzo 2018 12:40

L'Aquila -

L'AQUILA – “Nella macchina della ricostruzione già di per sé complicata, riuscire a destreggiarsi tra le numerose normative e direttive è un compito arduo. Quando poi a queste si aggiungono atteggiamenti ostativi da parte di coloro che dovrebbero lavorare per il bene comune, allora tutto diventa impossibile”.

Lo sfogo è di un presidente di alcuni aggregati edilizi della ricostruzione nel Comune di Barete (L’Aquila).

Nel centro dell’alta Valle dell’Aterno, colpito duramente dai terremoti sia nel 2009 che nel 2016 e nel 2017, sono imminenti le elezioni amministrative.

E inoltre a dicembre 2017 sono stati nominati tre commissari con pieni poteri per sbloccare, dopo oltre anni di impasse e un precedente commissariamento, la ricostruzione di una sessantina di aggregati edilizi, con la mission di concludere la progettazione entro l’autunno di quest'anno.





A essere incaricati, il 22 dicembre scorso, con decreto sindacale del primo cittadino, Leonardo Gattuso, a rivestire il ruolo di commissari, sono gli avvocati Stefania Pastore, Lucio Leopardi e Luisa Leopardi. Questi ultimi due condividono lo stesso studio legale aquilano.

Nella nota firmata inviata ad Abruzzoweb dal presidente di consorzio, che chiede però l’anonimato, si denunciano grosse difficoltà incontrate nella sua attività.

“Mi sento ostaggio di comunicazioni – scrive il presidente di consorzio – avvertimenti, ammonizioni che nonostante le puntuali risposte da parte mia queste non vengono considerate. Capisco l’imminente campagna elettorale, capisco il classico fervore del 'non c’è più molto tempo', capisco e condivido l’ottima scelta di commissariare gli aggregati finora non costituiti, ma aggredire i consorzi dei privati sollevando arbitrariamente le figure coinvolte senza alcun preavviso mi sembra alquanto scorretto”.

A primavera a Barete si vota.

A ricandidarsi potrebbe essere il sindaco uscente Leonardo Gattuso, per un terzo mandato.





Ad avvelenare il clima una lettera anonima in cui si si mette in dubbio la compattezza della maggioranza, e si accusa di “complicità” un’opposizione definita “inesistente, inizialmente di sinistra, e che ora sembra pronta a schierarsi con la lista uscente di destra”.

Solo illazioni, come rimarcato con forza dai componenti della maggioranza, che garantiscono che c’è assoluta compattezza, e dell’opposizione, che rivendica con orgoglio l’atteggiamento collaborativo in un momento così difficile per il territorio terremotato. (red.)

 

 

 

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