RICOSTRUZIONE: POLO EDILIZIA E CNA UNITI PER INNOVAZIONE E RETI

11 Marzo 2015 13:36

L'Aquila - Video

L'AQUILA – Formazione, sperimentazione di nuovi materiali, collaborazioni con università e centri di ricerca, progetti di rete per poter accedere a finanziamenti europei e diventare più competitivi.

Questi gli effetti concreti del protocollo di Intensa che è stato sottoscritto oggi a L’Aquila tra il Polo di Innovazione per l’edilizia sostenibile della Regione Abruzzo e la Confederazione Nazionale dell’Artigianato (Cna) della Provincia dell’Aquila.  Le firme le hanno vergate sul documento solo state quelle di Giorgio Stringini, presidente Cna L’Aquila, e Domenico Tronca. Ad illustrare i contenuto e le prospettive che si aprono con l’accordo c’erano anche Agostino Del Re direttore Cna L’Aquila, Augusta Marconi, direttore Polo di innovazione,  Antonio Cilli, vicepresidente Polo di innovazione, e Paolo Tella, delegato per L’Aquila del Polo di Innovazione e consigliere Cna.





Nell’oggetto del protocollo di intesa il Polo “si impegna a promuovere, sviluppare e consolidare “opportunità a vantaggio delle aziende che aderenti alla Cna nella forma di studi, ricerche e proposte nel campo dell’edilizia sostenibile”. per l”'ttivazione di iniziative a valere sui bandi comunitari e nazionali”, per “attività di internazionalizzazione anche attraverso reti di imprese”, e infine “attività di promozione e sviluppo”.

La Cna si impegna a mettere a disposizione la sede, il personale, materiali attrezzature e servizi alle imprese,

“Il territorio aquilano, in particolare il cratere sismico – ha affermato Tronca – deve diventare ancora più competitivo. La Cna, che già aggrega le piccole imprese e ci può aiutare nei nostri progetti di rete, che aumenteranno le competenze e le opportunità di fare profitto per le ditte impegnate nella ricostruzione post-sismica, e ch sono una garanzia perché che non fuggono da territorio come possono fare le multinazionali”.





“La politica si mobilita – ha aggiunto Stringini – quando è in crisi una grande aziende, ma la sofferenza e le crisi delle piccole aziende passa spesso sotto silenzio, perché sono crisi diluite che non fanno notizia. E allora dobbiamo a maggior ragione stringere i denti, e puntare sull’innovazione, sulla capacità di unirsi per poter accedere a bandi europei importanti. Le competenze delle nostre ditte sono già elevate, e forte è la loro passione, oggi facciamo un passo per fare tesoro di queste potenzialità”.

Infine Paolo Tella ha sottolineato che “le opportunità imprenditoriali nel cratere sismico aquilano, non si devono esaurirsi nei fondi della ricostruzione provata garantiti dal governo. Ci solo anche altre opportunità da poter sfruttare, ad esempio bandi e finanziamenti europei, che il chiedere aiuto alle università e centri di ricerca per migliorare ancor di più le tecniche costruttive, per specializzarci nell’edilizia sostenibile, essere all’avanguardia nell’impiantistica e nell’utilizzo dei nuovi materiali, per acquistare e saper far tesoro di nuovi macchinari”.

“Questo accordo – ha aggiunto poi Tella – altro non è che lo sviluppo del laboratorio urbano della sostenibilità che abbiamo avviato con il Salone della ricostruzione del 2014 e che parte anche da una consapevolezza: non basta ristrutturare una stalla danneggiata da terremoto, se poi quello spazio non avrà una vocazione e un utilizzo. Il discorso deve essere più ampio, va ripensata la vocazione di un territorio, occorre che i centri storici di paesi e frazioni diventino attrattive, e qui può giocare un ruolo importante l’edilizia sostenibile, per abbattere i consumi energetici, per la interconnettività e sicurezza sismica”.

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