INTERROGAZIONE DEPUTATA PEZZOPANE, ''SITUAZIONE CRITICA'', DAL 2017 8 EPISODI DI VIOLENZA TRA PAZIENTI E 21 CON VITTIME OPERATORI, BEN 20 TRATTAMENTI SANITARI OBBLIGATORI

REMS BARETE, ‘AGGRESSIONI E CLIMA DI PAURA’, RELAZIONE CHOC, CASO VA IN PARLAMENTO

24 Febbraio 2020 19:40

Regione - Cronaca

L'AQUILA – “Dall'apertura della Rems di Barete, a maggio 2017, fino al 25 ottobre 2019, ci sono stati 20 trattamenti sanitari obbligatori (tso), 8 aggressioni tra pazienti, 21 a operatori, 6 allontanamenti (o tentati)”.  “Il clima che si è instaurato di paura diffuso sta sempre più determinando chiusure preoccupanti e separazioni tra curanti e curandi”

Sono solo due passaggi di una relazione redatta dopo la visita nella struttura di Barete dello scorso 15 ottobre da parte di una delegazione dell'Osservatorio sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), nella Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), di Barete, in provincia dell'Aquila, che ospita i pazienti dopo che è stata decretata la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari.

Che è ora al centro di un'interrogazione della deputata  del Partito democratico, Stefania Pezzopane, inoltrata al presidente Consiglio dei ministri, al Ministro della Salute, al Ministro del Lavoro.





“Mi sono state segnalate gravi criticità – ha detto Pezzopane -, Anche da articoli di stampa è stato reso noto che la Rems di Barete, ha assunto ormai un aspetto sempre più detentivo e sempre meno una definizione sanitaria riabilitativa”.

Criticità confermate dal sopralluogo di ottobre: il documento di sintesi sottolinea “numerosi eventi critici hanno modificato il buon andamento della Rems constatato nei precedenti report di ottobre 2016 e dicembre 2018”. 

“In primis è stato rilevato uno status di degrado della struttura che oggi ospita 20 persone, di cui 3 donne – si legge nella relazione -: cicche di sigaretta sul pavimento, mancato rispetto del divieto di fumo negli spazi comuni, rimozione di una parte dell'arredamento in seguito a episodi di aggressività. In più per ragioni di sicurezza è stata installata una porta blindata per separare gli spazi clinici dal resto della struttura”. 

 “L'equipe – si legge nella relazione – ha espresso una grande sofferenza e difficoltà operative nella gestione”.





E ancora: “I problemi principali risiedono nella precarietà del personale, nella mancanza di progetti terapeutici e riabilitativi da parte dei Centri per la Salute mentale, nell'aumento di misure provvisorie spesso conseguenza di invii impropri. Nel tempo la risposta repressiva sembra aver subordinando la possibilità di un 'contenimento relazionale'”.

“In generale è presente negli operatori un profondo malessere che si associa a una gestione che andrebbe rivista, per lo più improntata all'intervento in emergenza – si legge ancora -. Urge un intervento coordinato che parta da una adeguata formazione degli operatori che passi per il necessario coinvolgimento delle associazioni in progetti personalizzati di recupero e riabilitazione, mancando quasi completamente, ora, le attività associative”.

“Tutto ciò ed altro mi è stato segnalato – commenta Pezzopane -. Per questo chiedo di intervenire ai Ministri competenti. Chiedo al Governo, di agire in virtù delle proprie competenze, di verificare la situazione e di chiedere conto alla Regione Abruzzo ed alla Asl di quanto sta avvenendo e di come si stanno utilizzando le risorse assegnate pari a 1,5 milioni di euro. La storia dell’Aquila è legata alla psichiatria più moderna e di avanguardia. Qui abbiamo avuto ed abbiamo professionisti che hanno contribuito a scrivere la storia nuova del superamento dei manicomi. Che sta succedendo adesso? Non si può e non si deve tornare indietro, semmai innovare e rinnovare”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: