REGIONE: VITALIZIO CONTESO, RESPINTO il RICORSO DI DESIATI

2 Novembre 2012 08:07

Regione - Politica

L’AQUILA – Niente vitalizio per i consiglieri regionali cessati dal mandato che non abbiano compiuto almeno 60 anni.

Lo ha deciso la Corte dei conti, rigettando il ricorso presentato dall’ex assessore di Alleanza nazionale Massimo Desiati, attuale consigliere comunale di Vasto (Chieti) e vice presidente abruzzese di Grande Sud.

Desiati si era rivolto alla magistratura contabile per vedersi riconosciuto il diritto alla pensione da 2.500 euro mensili nonostante una norma del 2010 avesse innalzato il limite minimo d’età da 55 a 60 anni.





L’ex assessore aveva eccepito che aveva esaurito il suo incarico all’Emiciclo quando era in vigore la legge precedente, per cui gli era dovuto quanto richiesto.

Da parte sua il Consiglio regionale, che aveva espresso già il suo no all’istanza, si era costituito in giudizio rilevando preliminarmente il difetto di giurisdizione della Corte dei conti in quanto il vitalizio non può essere assimilato a un contributo previdenziale vero e proprio.

Su questo punto l’amministrazione pubblica ha avuto torto ma ha ottenuto comunque una pronuncia favorevole del collegio dell’organismo contabile.

I giudici hanno deciso che il rapporto tra Desiati e il Consiglio “era ancora pendente alla data di entrata in vigore del testo unico n. 40 del 2010, cosicché rientra, in pieno, nell’applicazione della più restrittiva disciplina dei requisiti anagrafici per ottenere l’assegno vitalizio”, mentre ribadisce il diritto a ottenerlo al compimento del 60° anno.





Anche un collega di legislatura di Desiati, l’ex consigliere Antonio Norante, aveva presentato una istanza simile ma al Tar, che aveva rinviato al giudice del lavoro la questione.

Attualmente sono più di 130 le persone che godono del vitalizio, abolito a partire dal prossimo quinquennio, per una spesa annuale di che supera i 5,5 milioni di euro: troppo a giudizio di molti, considerati i tempi di magra che vivono i cittadini.

I “Paperoni” d’Abruzzo percepiscono un assegno mensile che va da un minimo di 1.700 euro circa per chi ha solo una legislatura alle spalle agli oltre 4 mila che spettano a chi ha ha ricoperto l’incarico per almeno 16 anni.

Ci sono poi altri 71 politici che aspettano ancora di beneficiare del vitalizio, perché ancora in carica o perché non hanno raggiunto l’età giusta: per loro è stata prevista una norma che consente di rinunciare all’assegno e di riavere indietro tutti i contributi già versati rivalutati al saggio legale di interesse. Giorgio Alessandri

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: