RENDICONTI 2018 NON APPROVATI, DIVIETO ASSUNZIONE SCATTATO IL 30 APRILE, DIPENDENTE ASL TERAMO NON PUO' ANDARE A DIPARTIMENTO EUROPA

REGIONE: NOMINE BLOCCATE DA CORTE CONTI, IL CASO DEL ‘COMANDO’ MANCATO DI ANTELLI

8 Giugno 2019 08:06

Regione - Politica

L'AQUILA – Voleva tanto continuare a lavorare in Regione, a ''comando” dalla Asl di Teramo, Gianluca Antelli. Sempre al fianco di Emanuela Grimaldi, appena nominata direttrice del Dipartimento della presidenza della Giunta e dei rapporti con l’Europa. Anche lei arrivata un anno fa dalla stessa Asl.

Ma dopo aver stazionato dal 30 aprile al 19 maggio, dentro l'ufficio senza averne titolo, è dovuto andare via.

La Regione, non ha potuto infatti dare l'ok alla prosecuzione del suo rapporto di lavoro, dando seguito all'assenso della Asl, perché ancora non vengono approvati i rendiconti del bilancio del 2018, e l'inflessibile Corte dei Conti, come avvenuto l'anno scorso, vieta qualsivoglia assunzione di personale, a far data proprio dal 30 aprile.





Al di' là del caso specifico, l'episodio è la prova delle difficoltà che il centrodestra sta affrontando nel procedere allo spoil system, ovvero, detto brutalmente, a mandare via, dalle varie postazioni di potere, negli uffici della Giunta e del Consiglio, ai vertici dei tanti enti controllati dalla Regione, chi era stato nominato dal centrosinistra che ha governato negli ultimi 5 anni, e piazzare le persone di sua fiducia e “gradite” politicamente. Come consente, beninteso, la legge.

Il problema per Gianluca Antelli è che la Asl si è mossa tardi, la delibera che dava l'assenso alla prosecuzione del “comando” è stata approvata proprio il 30 aprile, il giorno stesso in cui è scattato il divieto di assunzione. La Regione non ha potuto dunque dare l'ok. E il povero Antelli si è ritrovato sostanzialmente nello status di “abusivo”, per poi tornare a lavorare alla Asl.

La stessa Asl ha poi approvato una seconda delibera, il 21 maggio scorso, con cui si conferma essenzialmente l'assenso al comando del dipendente Antelli, per la durata di 36 mesi, con stipendio a carico della Regione, specificando che “non serviranno altri atti deliberativi”. Ma la Regione, finché non passa al vaglio, voce per voce, debiti e crediti iscritti a Bilancio, come impone la Corte dei conti, nè per lui nè per altri, può muovere foglia.

E così Antelli è ora nel limbo, e scalpita per restare in Regione, dove era arrivato nel luglio 2018, sempre a comando, nel dipartimento Salute e Welfare, nel servizio Assistenza farmaceutica, guidata proprio da Grimaldi, dirigente amministrativa della Asl teramana, arrivata anche lei a comando nel luglio 2018.





L'ex presidente vicario, Giovanni Lolli, del Partito democratico, ha poi prorogato l'incarico di Grimaldi fino a fine legislatura. Il presidente della Regione Marco Marsilio di Fratelli d'Italia ha dunque scelto Grimaldi come capo del Dipartimento della presidenza della Giunta e dei rapporti con l’Europa – prima nomina del centrodestra uscito vittorioso dalle elezioni del 10 febbraio – e successivamente, l'ha pure nominata al vertice della commissione che deve vagliare i curricula dei 39 candidati a direttore generale della Asl aquilana e chietina. Con parecchi malumori da parte di qualche esponente leghista, che giudica Grimaldi, e forse anche Antelli, troppo legati alla precedente amministrazione.

A rinsaldare il sodalizio tra Grimaldi e Antelli, è anche il loro essere entrambi esponenti del Movimento Idea di Gaetano Quagliarello, e che a Teramo ha come esponente di spicco Gianni Chiodi, l'ex presidente della Regione di centrodestra. Antelli è poi uno degli strateghi nella campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra a Giulianova Pietro Tribuiani.

Per completezza di informazione va ricordato infine che Gianluca Antelli è figlio dell'ex direttore sanitario della Asl teramana Camillo Antelli, salito suo malgrado alla ribalta delle cronache nel 2014 per un processo a suo carico per abuso d'ufficio, relativo ad una nomina ritenuta illegittima. Poi assolto con formula piena, a luglio 2018.

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