REGIONE: CONSIGLIO; MANCA NUMERO LEGALE, SEDUTA RINVIATA E POLEMICHE

5 Novembre 2013 19:55

Regione - Politica

L’AQUILA – Ancora una seduta improduttiva del Consiglio regionale d’Abruzzo, dopo quella di martedì scorso: i lavori aperti con due ore di ritardo sono durati pochi minuti e, per mancanza del numero legale causato dall’assenza dei consiglieri della maggioranza di centrodestra, la riunione è stata aggiornata a martedì prossimo 12 novembre. Il Consiglio è ha approvato la sola proposta di legge per l’istituzione dell’albo regionale delle Società di mutuo soccorso, che integra la legge numero 56/99.

Le opposizioni sono insorte per l’ennesimo rinvio dovuto all’assenza dei colleghi di centrodestra.

“Alle 13 è iniziato il consiglio – spiega il capogruppo Pd, Camillo D’Alessandro – ma alle 13:08 già la maggioranza non aveva il numero legale, erano 15, dovevano essere almeno 23. Per l’ennesima volta, in cinque anni, la maggioranza è assente, ormai siamo alla patologia cronica: nessun provvedimento approvato da mesi e oggi, alle 13:20, hanno rinviato la seduta, il question time e le commissioni, ma lo stipendio se lo prendono e così vogliono trascinare fino a maggio prossimo”.

Per il consigliere regionale di Sel Franco Caramanico, iscritto al gruppo Misto, “questo Consiglio manca di senso civico e istituzionale, non so come si possa indugiare in questo clima di lassismo che vanifica il lavoro delle Commissioni, dato che in aula consiliare non si arriva neppure a discutere dei provvedimenti esaminati”.





Per il capogruppo del costituendo gruppo del centro democratico, “la maggioranza di centrodestra non è presente e pretende che siamo noi a mantenere il numero legale e ad approvare leggi sui cui contenuti abbiamo espresso perplessità fin dall’esame nelle commissioni competenti”.

“La Regione con la legge n.56 del 1999 ha voluto dare un primo riconoscimento a questi sodalizi e promuovere i valori storici, sociali e culturali delle Società operaie di mutuo soccorso. Ora ha adeguato la legislazione, visto che negli ultimi decenni le Società di mutuo soccorso hanno radicalmente cambiato le finalità originarie per la maggior presenza dello Stato”. C

Così il consigliere di Rialzati Abruzzo Antonio Prospero, presidente Commissione Agricoltura, sull’approvazione all’unanimità, in Consiglio regionale, della proposta di legge per l’istituzione dell’albo regionale delle Società di mutuo soccorso che integra la legge numero 56.

Le Società operaie di mutuo soccorso (Soms) sono associazioni nate nella seconda metà dell’Ottocento in Italia per sopperire alle carenze dello stato sociale e aiutare i lavoratori ad avere una prima assistenza in caso di incidenti sul lavoro, di malattie o perdita del posto di lavoro. Tra le novità, Prospero sottolinea: “Abbiamo inteso istituire un Centro per lo studio e la documentazione delle Società operaie di mutuo soccorso in attività da almeno cinquanta anni e costituite secondo la legge 3818 del 1886. Il Centro svolgerà un ruolo promozionale finalizzato alla Costituzione di una biblioteca specializzata sulle Soms presenti in Abruzzo”. 

PROTESTA D’ALESSANDRO PER SENOLOGIA ORTONA 





“Sono stato costretto ad occupare i banchi della Presidenza del Consiglio regionale per denunciare la grave decisione di declassare senologia ad Ortona, centro di eccellenza in Italia. Una decisione questa coatto le donne, contro la sanità che funziona, contro gli abruzzesi”.

D’Alessandro ha quindi annunciato la protesta attuata al termine della breve seduta del consiglio regionale per denunciare il declassamento del centro di senologia a Ortona (Chieti) ad opera della Asl provinciale.

“Sono ridicole – riprende D’Alessandro – le scuse del manager e del centrodestra che sostengono che non cambierà nulla. Se nulla cambierà, allora a cosa è servito chiudere l’unità operativa complessa di senologia ad Ortona per istituire una finzione, un programma chirurgico senologico, che non esiste altrove?”, chiede D’Alessandro.

Risponde l’assessore Mauro Febbo: “Mi preme ribadire che il professore Ettore Cianchetti, per il quale nulla cambierà nel rapporto di lavoro con l’Azienda Sanitaria, conosce perfettamente la situazione e soprattutto è a conoscenza dell’ accordo tra l’Università d’Annunzio e la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti per la valorizzazione di Senologia. Reparto che manterrà la sua piena autonomia. Se è vero che verrà cambiato il nome, da ‘struttura complessa’ a ‘Programma di Chirurgia senologica’, questo non si tradurrà in alcuna svalutazione del ruolo e dell’importanza della struttura che può vantare un’alta valenza in termini di ricerca”.

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