L’AQUILA – Alleanza per l’Italia, movimento politico di Francesco Rutelli, va alla guerra contro i ‘frondisti’, in primis Gino Milano, che hanno aderito a Centro democratico pur chiamandosi ancora Api in Consiglio regionale d’Abruzzo e chiede al presidente Nazario Pagano di intervenire.
A svelare la mossa ai microfoni di AbruzzoWeb è il referente regionale di Api, Roberto Riga, vice sindaco e assessore nel Comune dell’Aquila.
Proprio in quest’ambito Riga conferma il ‘calciomercato’ di consiglieri: in Api dovrebbero entrare presto Sergio Ianni (Partito democratico) e Antonio Nardantonio (Socialisti riformisti), portando il gruppo da 3 a 5 elementi e arrivando quasi a sfidare il partitone Pd, che scenderà a 7.
Partendo da palazzo dell’Emiciclo, Riga sottolinea che “il capogruppo di Api Gino Milano e due fuoriusciti dall’Idv (Camillo Sulpizio e Paolo Palomba, ndr) si sono candidati alle ultime Politiche nella lista di Centro democratico, pertanto non possono più avere il nostro gruppo in Regione. Api nazionale ha preso atto di questa cosa – prosegue – lo statuto prevede la decadenza immediata e non possono utilizzare nome e simbolo, pertanto è stato informato il presidente Pagano, questo porta confusione nell’opinione pubblica ma anche un danno al partito”.
“Api non ci sarà per il momento rappresentato in Regione – ammette Riga – ma preferiamo avere chiarezza e correttezza. Abbiamo una presenza in tutta la regione, ci stiamo riorganizzando” in vista delle prossime Regionali.
Quanto al Comune capoluogo, “non vogliamo fare una prova di muscoli ma ci poniamo in termini costruttivi – è la premessa – Stiamo svolgendo un lavoro che potenzia il ruolo delle frazioni, loro hanno dimostrato una grande attenzione per il gruppo. Non si fanno proseliti per togliere ad altri. Noi e il Pd stiamo facendo un ottimo lavoro, dobbiamo essere in sintonia”.
Riga parla poi anche dello scippo del reparto di Oculistica dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila portato alla luce da AbruzzoWeb.
“Una cosa di una gravità inaudita. Esamineremo l’atto aziendale in Consiglio comunale perché dobbiamo pronunciarci ed essere chiari e attenti – promette – Non sono assolutamente d’accordo con il declassamento, l’Oculistica è da sempre un reparto di eccellenza, abbiamo anche la banca degli occhi che è un riferimento regionale”.
“Vogliamo che resti una struttura complessa che abbia la capacità di svolgere un ruolo per il futuro. Abbiamo avuto ‘padri’ come Balestrazzi che ha fatto un ottimo lavoro con i suoi allievi, il declassamento non è condivisibile”, conclude. (alb.or.)
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