REGIONE: ABRUZZO CIVICO, CAMPAGNA ACQUISTI TRA ”ORFANI” DEI PARTITI

5 Gennaio 2016 20:00

Regione - Politica

L'AQUILA – Abruzzo Civico, forza civica nata prima delle elezioni regionali del maggio del 2014, seconda formazione politica di maggioranza in Consiglio regionale dopo il Pd, ritiene superata la prima fase e introduce la seconda lanciando una campagna acquisti.

L'annuncio è contenuto in una lunga nota dei due consiglieri regionali Mario Olivieri ed Andrea Gerosolimo. Quest'ultimo è diventato assessore nello scorso mese di ottobre, dopo che insieme al suo collega e al consigliere Pd Luciano Monticelli dallo scorso mese di agosto e fino ad ottobre, hanno marinato le attività di Commissione e di Consiglio bloccando di fatto l'attività politico-amministrativa e provocando una crisi politica.

Ora Abruzzo Civico, creato dall'ex direttore del Tg1, il lancianese Giulio Borrelli, con il nuovo progetto, “accoglie tutte quelle forze civiche e quei cittadini che non hanno appartenenze in altri partiti politici, allo scopo di costruire un movimento politico e di formare amministratori che non siano influenzabili da linee di pensiero diverse da quelle finalizzate al bene comune, alla massima trasparenza e alla necessità di rispondere alle esigenze della gente comune”.





“Allo scopo di dare un respiro più ampio alla politica regionale, abbiamo ritenuto di superare la prima fase, avviata con la presentazione alle elezioni regionali del 2014, facendo evolvere il nostro movimento, denominato 'Abruzzo Civico', verso un progetto più ampio ed inclusivo. È un progetto nuovo, al quale partecipano molti altri protagonisti” spiegano Olivieri e Gerosolimo.

“Il lavoro è coordinato – chiariscono i due – da Giulio Borrelli, cui va tutta la nostra stima e fiducia”.

Nella nota si ricorda che, come annunciato in una conferenza stampa di circa un mese fa, si è concluso “il cammino intrapreso con 'Scelta Civica', ringraziandola per l’apporto conferito all’idea originaria e per la parte del percorso fatto insieme”.

“Pensiamo, tuttavia, che essa sia una compagine che ha un proprio progetto politico e una organizzazione non compatibili con la visione e le prospettive di una formazione civica regionale e autonoma, che ha la sua cabina di regia in Abruzzo e non nelle stanze dei partiti diretti da Roma”.





“Lavoreremo, pertanto, con impegno, al varo di  questa nuova aggregazione politica, che porta con sé l’impronta di dirigenti e amministratori locali e regionali, che guardano al futuro auspicando la promozione delle idee migliori, che non sono irreggimentati o condizionati da stereotipati comportamenti partitici e da logiche di appartenenza, ma che attingono direttamente alla fonte del cittadino e dell’elettore comune, che, ora più che mai, vede nelle persone, piuttosto che nei partiti, la possibilità di riscoprire la politica portatrice di interessi collettivi”.

“Vogliamo evitare commistioni, doppie tessere e confusioni. Accoglieremo, nel nuovo progetto, tutte quelle forze civiche e quei cittadini che non hanno appartenenze in altri partiti politici, allo scopo di costruire un movimento politico e di formare amministratori che non siano influenzabili da linee di pensiero diverse da quelle finalizzate al bene comune, alla massima trasparenza e alla necessità di rispondere alle esigenze della gente comune”.

“Partiamo, quindi, con l’esperienza maturata in questo anno e mezzo di attività in ambito regionale e locale e, con il proposito di incrementare ciò che è stato fatto fino ad ora, con una organizzazione non verticistica, ma con punti di riferimento, valori e proposte chiari, quali la legalità, l'onestà, la solidarietà, l’attenzione ai territori e ai bisogni dei cittadini, che riguardano soprattutto il lavoro, la sanità, la tutela dell'ambiente, i trasporti, e tutto ciò che attiene alla dimensione regionale delle decisioni”.

“Siamo fiduciosi e riteniamo di potere continuare a lavorare scevri da condizionamenti, ma leali nei comportamenti, così come abbiamo dimostrato nel periodo della nostra esistenza e certi di potere accrescere la positività del nostro operato”.

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