L’AQUILA – “La razionalizzare e il miglioramento in termini di efficenza dei servizi regionali con il necessario abbattimento dei costi – dice Fabio Bisegna, Coordinatore Provicniale di Fli – è sicuramente opportuno e giusto, ma, come già denunciato da più parti, siamo molto preoccupati dalle possibili ricadute negative che il taglio dell’Arssa possa avere sull’economia locale”.
“Come se d’un tratto dimenticassimo il passato fatto di grandi modifazioni, di lotte di braccianti e contadini per giusti salari e contro le sopraffazioni, le grandi lotte popolari del dopoguerra che portarono alla rinascita della Marsica degli sfruttati, la riforma agraria che portò al miglioramento e all’aumento delle produzioni agricole e conseguentemente ad un diffuso progresso civile e sociale nel Fucino. Appunto per questo, credo che i vari passaggi devono essere in qualche modo concertati e vautati più attentamente”.
“Se nel passato vi sono stati errori politici e di gestione – continua Bisegna – non è giusto che ora a pagarne le conseguenze siano i dipendenti, ai quali va riconosciuto il merito di aver lavorato sempre con scrupolo e dedizione”.
“Perchè, quando si parla di centinaia di mila euro di risparmio con i tagli all’Arssa, è evidente che il riferimento non è a loro. E’ più giusto, quindi, che venga fatta una più attenta riflessione su come ridurre le spese, perchè non penso che da parte loro (dei dipendenti) vi sia chiusura a miglioramenti ed azioni volte a dare efficienza all’Ente. I dipendenti e con essi le forze sindacali – conclude Fabio Bisegna – devono comunque essere attori protagonisti di questa vicenda, e mi pare che fino ad oggi siano solamente spettatori paganti di decisioni imposte”.
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