L'AQUILA – L’Assemblea regionale abruzzese di Potere al Popolo, riunitasi a fine dicembre, ha deciso di non prendere parte alle prossime elezioni regionali.
È quanto si legge in una nota di Potere al Popolo, “movimento ancora giovane, nato nell’autunno 2017, che si è già misurato in una competizione elettorale importante come quella delle politiche dello scorso anno, i cui i tempi ristretti non ci consentirono di far conoscere in modo adeguato ed esaustivo la nostra proposta politica”.
“Tuttavia, contrariamente alle più pessimistiche previsioni riguardo il prosieguo post elettorale di questa esperienza politica, Potere al Popolo ha continuato ad esistere, con una lenta, costante ed importante crescita fatta di partecipazione ma anche di semplice consenso.
Dallo scorso ottobre Potere al Popolo, ha aderito e ha promosso importanti mobilitazioni nazionali o locali contro le grandi opere dannose e inutili come Tap, Snam e Tav; contro le scelte irresponsabili del Governo gialloverde come il decreto sicurezza e la manovra economica; più in generale contro la criminalizzazione dei poveri e degli sfruttati – prosegue la nota – Allo stesso tempo Potere al popolo! È impegnato nell’ultimazione del suo percorso organizzativo che terminerà il 12 gennaio con l’elezione di tutti gli organi previsti dal suo statuto”.
“Tutto ciò non ci ha certamente distolti dall’affrontare seriamente anche la questione riguardante le imminenti elezioni regionali, dopo diverse assemblee la volonta’ di PaP Abruzzo è quella di concentrarci, in questa fase, sulla crescita organizzativa ed il radicamento nei territorio tramite lo sviluppo di pratiche di mutualismo, l’apertura di nuove Case del Popolo e la promozione di iniziative di opposizione politica ad un governo ancora asservito alle logiche liberiste dei trattati europei. Vogliamo ragionare su quale paese vogliamo e in quale Europa vogliamo stare e se continuare a starci – aggiungono da PaP – Anche se non parteciperemo alla competizione elettorale, presteremo sempre una grande attenzione alle principali questioni che riguardano la nostre regione, attraverso l’impegno costante sul territorio, nelle relazioni che si stabiliscono sui luoghi della vita sociale che contano: i luoghi del lavoro e della precarietà, la vivibilità delle città, la messa in sicurezza del territorio e delle nostre vite, l’opposizione alla devastazione delle nostre risorse naturali, la qualità delle prestazioni sanitarie, l’accessibilità di tutti i servizi e di una buona qualità della vita per tutt* gli italiani/e e i nuove/i italiani/e, l’opposizione alla persecuzione del povero e del diverso” e concludono: “Abbiamo già superato tanti passi importanti, continuiamo sulla nostra strada”.
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