CANDIDATO PRESIDENTE CENTROSINISTRA INCONTRA SINDACI A FOSSA, ''OCCORRE FISCALITA' VANTAGGIO, LAVORO E SERVIZI''. BAGNO DI FOLLA ALL'INAUGURAZIONE DEL COMITATO PIETRUCCI-MASCIOVECCHIO NEL CENTRO STORICO DEL CAPOLUOGO

REGIONALI: LEGNINI NEL CRATERE 2009 ”ORA RIEMPIRE LE CASE VUOTE RICOSTRUITE”

17 Gennaio 2019 19:30

Regione - Politica

L'AQUILA – “Il grande tema della ricostruzione, a dieci anni dal sisma, è che ne faremo del patrimonio edilizio recuperato, che ne sarà dei centri che si sono spopolati. Non possiamo ricostruire case vuote. A questi interrogativi va data una risposta, bisogna  cominciare discuterne in modo partecipato e serio. Sarà una delle mie priorità da presidente della Regione”.

Questo ha spiegato Giovanni Legnini, candidato presidente della Regione del centrosinistra alle elezioni del 10 febbraio, ai circa trenta sindaci del cratere sismico 2009, che lo hanno accolto a Fossa (L’Aquila), nel centro civico del villaggio Map, accanto alla sede dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del Cratere (Usrc).

Al suo fianco Francesco Di Paolo, sindaco di Barisciano (L'Aquila) coordinatore dei sindaci delle aree omogenee, candidato anche lui con il centrosinistra, che lo ha anche accompagnato ad una visita nel vicino comune di Villa Sant'Angelo, di cui, lo ricordiamo, è stato sindaco l'attuale primo cittadino dell'Aquila Pierluigi  Biondi, di Fratelli d'Italia.

Alla vigilia del'incontro Di Paolo si è scontrato con Paolo Federico, primo cittadino di centrodestra di Navelli (L'Aquila), di che aveva bollato l'iniziativa come “elettoralistica e strumentale”, arrivando a chiedere le dimissioni di Di Paolo.

Legnini nel pomeriggio ha partecipato, poi, all'inaugurazione del comitato elettorale di Pierpaolo Pietrucci Patrizia Masciovecchio, nel centro storico dell'Aquila, in Piazza Duomo, accolti da un bagno di folla. 

Aprendo l'incontro Pietrucci, candidato e consigliere uscente, ha definito Legnini “il migliore uomo di Stato che l'Abruzzo può esprimere”, rivendicato il lavoro svolto per il territorio e parlato di “un entusiasmo crescente” attorno alla coalizione guidata da Legnini. 





“Siamo una grande famiglia, una grande comunità che ha segnato la storia dell'Abruzzo. In questi anni in Consiglio regionale ho rappresentato con grande qualità questo territorio, nel quale è possibile costruire un progetto di vita, io credo molto in questo”, ha aggiunto Pietrucci.

Masciovecchio ha ripercorso le ragioni alla base della propria candidatura, interpretata come una chiamata contro “un vento di destra che fa paura”.

Legnini, è importante ricordare, prima di andare a ricoprire il prestigioso incarico di vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, è stato sottosegretario all'Economia con delega al Cipe e alla Ricostruzione, e come hanno ricordato i sindaci intervenuti, “ha avuto un ruolo decisivo nello stanziamento dei 5,1 miliardi di euro inseriti nella legge di Stabilità del 2014, con cui ancora oggi la ricostruzione post sismica può andare avanti”.

Legnini ha oggi però invitato a guardare avanti: “è urgente creare le condizioni di tenuta sociale  ed economica dei territori colpiti dal sisma, e più in generale dei piccoli centri delle aree interne, eviare lo spopolamento. Vanno create opportunità di lavoro, deve diventare vantaggioso viverci, attraverso un ventaglio di strumenti tra cui una fiscalità di favore, e buoni servizi essenziali per la popolazione, che in questi anni si sono impoveriti”.

Ha poi detto che  per molto tempo “si è assistita ad una ricostruzione a due velocità, quella più spedita del capoluogo L'Aquila, quella più lenta delle frazioni e degli altri comuni del cratere. Ma ora il divario si va colmando, a Villa Sant'Angelo ho potuto constatare che il processo di ricostruzione è ad oltre il 50 per cento”.

Ovviamente, tema affrontato nell'incontro a Fossa, è la spada di Damocle della restituzione delle tasse sospese e ridotte del 60 per cento da parte di circa 350 imprese e professionisti dopo il sisma, e ora richieste per intero dalla Commissione europea, con cartelle esattoriali per circa 100 milioni di euro, perché le ingenti somme sono state considerate aiuti di Stato. 

“Per ora c'è una proroga, ma il tema delle tasse è un problema da affrontare definitivamente e con risolutezza, se sarò eletto farò una battaglia forte in Europa, dove si contesta che le riduzioni fiscali siano un aiuto di stato”.





Sul progetto Case e Map, una volta che perderanno la funzione di ospitare i terremotati, Legnini ha detto che “la Regione potrebbe svolgere un ruolo importante per la ridestinazione d'uso di queste abitazioni”.

Non ha però confermato, ad esplicita domanda, se potranno diventare in parte significativa patrimonio dell'Ater, l'azienda regionale che gestisce le case popolari. 

Infine l'ex vice-presidente del Csm ha affrontato il tema legalità. 

“L'ho detto e l'ho ribadito: il controllo di legalità sul processo di ricostruzione post-sismico ha funzionato, il sistema normativo, la grande vigilanza della magistratura, delle forze dell'ordine e degli enti locali ha contrastato con efficacia i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e del malaffare. Nessuno può dire che questo lavoro di bonifica sia stato completo. Ma è stato fatto un grande lavoro”.

Alla domanda su quale è stato il ruolo di Marco Marsilio, senatore romano Fdi, e candidato presidente del centrodestra, nella vicenda decennale della ricostruzione post-sismica, Legnini ha risposto con secco e laconico “non ne ho idea..”

 

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