SEGRETARIO PD LASCIA PORTA APERTA A IDV E PSI CHE HANNO UFFICILIZZATO PROGETTO CON CIVICI CENTRODESTRA; EX VICE PRESIDENTE CSM ASPETTA DI VEDERE ESITO NOMINA ANTITRUST

REGIONALI: DI SABATINO, ”DIFFERENZE IN ALLEANZA CON O SENZA LEGNINI”

di Marco Signori

13 Novembre 2018 06:30

Regione - Politica

L'AQUILA – “Non mi ha né esaltato, né afflitto, il confronto prosegue a prescindere dalla decisione di Giovanni Legnini, anche se non mi nascondo le differenze che possono esserci sulla costruzione di un'alleanza con o senza di lui”.

Così il segretario regionale del Partito democratico, Renzo Di Sabatino, sull'incontro di venerdì scorso tra i partiti del centrosinistra in vista delle elezioni regionali del 10 febbraio prossimo, per le quali la coalizione aspetta ormai da settimane che l'ex vice presidente del Csm sciolga le riserve su una candidatura alla presidenza.

Una discesa in campo che potrebbe ricoagulare una coalizione divisa e che arriva logorata ed erosa nei consensi all'appuntamento elettorale, dopo l'esperienza di governo regionale che si conclude con una sostanziosa fronda di civici pronta a compiere scelte diverse qualora il Pd, come “piano B” rispetto a Legnini, dovesse puntare sull'assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci.

Ipotesi, quest'ultima, neppure troppo remota visto che per l'ex vice presidente Csm c'è in ballo anche la presidenza dell'Antitrust la cui nomina è imminente, e che potrebbe sancire lo strappo anche della componente di Mdp-Articolo Uno, con l'assessore Marinella Sclocco che ha fatto chiaramente intendere che c'è la necessità di una proposta che sia in discontinuità con l'esperienza di Luciano D'Alfonso, che ha lasciato la guida della Regione il 10 agosto scorso per la sopraggiunta incompatibilità con la carica di senatore del Pd.





Quello di venerdì scorso è stato un primo momento di sintesi e di rilancio di un'alleanza che arriva fortemente ridimensionata nei consensi all'appuntamento elettorale, a cui hanno dato forfait i segretari regionali di Italia dei valori e Partito socialista, Lelio De Santis e Giorgio D'Ambrosio, che l'indomani hanno ufficializzato l'adesione ad “Abruzzo Insieme”, un contenitore civico costituito insieme all'ex sindaco di Avezzano (L'Aquila) Giovanni Di Pangrazio, e all'ex parlamentare di centrodestra Daniele Toto, che sostiene la candidatura a governatore di Fabrizio Di Stefano, ex parlamentare di Forza Italia che ha ufficializzato la discesa in campo ieri mattina all'Aquila con il sostegno delle Civiche d'Abruzzo.

Ma Di Sabatino, che sembra abbia voglia di dirne quattro agli escandescenti alleati, con fair play lascia una porta aperta: “D'Ambrosio e De Santis avevano inizialmente assicurato la loro presenza, ma il giorno prima mi hanno comunicato che loro sono impegnati nella costruzione di un movimento civico insieme ad altri”, spiega, “ho detto loro che spero si possa fare un cammino insieme”.

Al tavolo convocato dal segretario del Pd, che secondo il consigliere regionale di +Europa Maurizio Di Nicola, eletto con Centro democratico, di fatto si è tuttavia trasformato in delle consultazioni di singoli esponenti, hanno partecipato rappresentanti del movimento della Bonino, di Civica Popolare dell'ex ministro Lorenzin, in Abruzzo capeggiata dall'ex sottosegretario Federica Chiavaroli, e Liberi e Uguali con i coordinatori regionali Tommaso Di Febo e Fabio Ranieri.

“Con loro abbiamo condiviso un percorso – spiega Di Sabatino – c'è sempre il nodo della candidatura alla presidenza”.





Per il segretario del Pd, nessuna sorpresa per il fatto che Idv e Socialisti, fino ad oggi schierati col centrosinistra, possano virare a destra: “Io correttamente chiamo le persone che mi dicono essere riferimento di quei partiti – dice – D'Ambrosio mi pare di aver capito che non abbia assolutamente deciso la collocazione”.

“Se fosse un rassemblement civico ci sono, altrimenti credo che al loro interno ci sarà una riflessione”, aggiunge.

In ogni caso, ammette Di Sabatino, “per me è complicato perché ho l'impressione che neanche loro abbiano deciso e sappiano cosa fare”.

A proposito delle componenti a sinistra del Pd, che hanno apertamente espresso il favore ad una candidatura di Legnini mentre scetticismo nei confronti di altre soluzioni, Di Sabatino dice: “Se saranno in coalizione a prescindere dal candidato? Credo di sì, altrimenti che fanno!”.

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