REGIONALI: DEL CORVO (FORZA ITALIA), ”OSPEDALI DI PROSSIMITA’, E PERSONALE PER RICOSTRUZIONE”

23 Gennaio 2019 06:30

Regione - Politica

AVEZZANO – “La Regione deve innanzitutto investire adeguate risorse per dotare i territori di ospedali di prossimità, distinti da quelli per acuti, sul modello vincente del Veneto. Per sbloccare la ricostruzione pubblica, deve poi aiutare i Comuni, visto che ha ben 1.500 dipendenti”

Sono le idee su sanità e ricostruzione di Antonio Del Corvo, candidato per Forza Italia alle elezioni regionali del 10 febbraio.

Del Corvo, dottore commercialista di Celano (L'Aquila) è stato infatti eletto consigliere nel 2008 con il centrodestra di Gianni Chiodi. Ma dopo poco, nel marzo 2010 si è candidato a presidente della Provincia dell'Aquila, battendo contro tutte le previsione della vigilia Stefania Pezzopane, del Partito democratico. La sua carriera politica era cominciata comunque del 1995, come vicesindaco della sua Celano, dove attualmente è consigliere di opposizione. 

Antonio Del Corvo: amministrare la Regione significa innanzitutto amministrare la sanità: quali sono le sue idee in merito?

Ricordo quello che accadde con il governo di centrodestra di Gianni Chiodi, il ministero impose le linee guida, ispirato al modello Veneto: riduzioni di posti letto, con importanti risparmi negli ospedali principali, ma compensati grazie all'apertura di presidi ospedalieri di prossimità. La riforma divideva i pazienti in acuti, che hanno urgente bisogno di ricovero, di interventi chirurgici, di reparto di rianimazione, dai pazienti come il nonno con la bronchite, che può essere assistito in un altra tipologia di struttura. Purtroppo è accaduto, per responsabilità del governo regionale di centrosinistra, che i piccoli ospedali sono stati chiusi, la riduzione di posti letto è stata effettuata, ma gli ospedali di prossimità non sono nati. Il risultato è che gli ospedali per acuti ora si sono sovraccaricati.

Dunque come si supera questa situazione?





La Regione prendendo esempio dal modello di rete sanitaria del Veneto, deve investire adeguate risorse per gli ospedali di prossimità: in provincia dell'Aquila possono diventare ospedali di prossimità, secondo questo modello, quelli di Pescina e Tagliacozzo. Nell’Aquilano c’è solo il San Salvatore, andrebbe realizzato ex novo. 

Per quanto riguarda il punto nascita di Sulmona?

Assurdo chiudere il punto nascita di Sulmona, la nostra provincia ha un territorio enorme. Con questa logica rischierà di chiudere anche il punto nascita di Avezzano, e accadrà che da Castel di Sangro si dovrà andare a partorire a L’Aquila. Complicato e costosissimo dotare tutti i territori di elisoccorso

Cambiamo pagina: ricostruzione post sismica: cosa può e deve fare la Regione?

A L’Aquila la ricostruzione privata per fortuna è avviata ed è a buon punto. C’è ancora molto da fare per la ricostruzione pubblica, a L’Aquila nei comuni del cratere, le scuole sono ancora nelle strutture prefabbricate, ci sono enti che hanno uffici in palazzi in affitti. Meno male che è partito il palazzo della prefettura,: firmai io l’accordo di programma, assieme allora sottosegretario Gianni Letta.

E come si sblocca la ricostruzione pubblica?





I Comuni non hanno il personale adeguato, e la regione può dargli un decisivo supporto, del resto ha ben 1.500 dipendenti, parte di loro posso essere adibiti a questo scopo. Altrimenti prima o poi i fondi Cipe per la ricostruzione, il governo se li riperderà per destinarli ad altre emergenze

Come giudica gli scontri con l’Udc a causa della candidatura della moglie di Andrea Gerosolimo e di Mario Olivieri, gli ultimi due consiglieri regionali eletti con il centrosinistra uscenti?

C'è stato un accordo di coalizione ben preciso: chi ha governato in Regione con il centrosinistra, o direttamente collegabile, non può candidarsi. L’Udc le liste le ha cambiate all'ultimo momento, tanto che anche candidati Udc si sono tirati indietro. Bene ha fatto il nostro candidato presidente Marco Marsilio, ad essere fermo su questo punto. Detto questo, comunque, il problema non si pone, visto che, sondaggi alla mano, il seggio per quei candidati che non dovevano esserci, non scatterà di certo.

Silvio Berlusconi si candida alle Europee, come a dire, non è mai troppo tardi…

Gli vogliamo fare questo regalo, prima del suo pensionamento. Lui ha dato tanto a questo Paese, come politico e imprenditore. Essere stato buttato fuori dal Parlamento, è stato pesante. L'elezione alle Europee sarà per lui un momento di riscatto.​

redazionale

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