CALCIO, GETTATE LE BASI PER UN'INTESA NELLA FULL IMMERSION DI SABATO TRA IL GOVERNATORE E IL PRESIDENTE PARTENOPEO: CASTEL DI SANGRO HA SUPERATO L'ESAME INFRASTRUTTURE

QUASI FATTA PER RITIRO NAPOLI IN ABRUZZO, A BREVE SUMMIT MARSILIO-DE LAURENTIIS

22 Giugno 2020 18:55

L'Aquila - Sport

CASTEL DI SANGRO – La Regione Abruzzo e il Napoli si rivedranno la prossima settimana per continuare la trattativa finalizzata alla intesa per portare la squadra fresca vincitrice della Coppa Italia contro la Juventus, a fare il ritiro e la preparazione per la prossima stagione calcistica a Castel di Sangro (L’Aquila) che potrebbe cadere tra fine agosto e i primi di settembre.

Secondo quanto si è appreso, nella full immersion di sabato scorso sono state gettate le basi, anche scendendo nei particolari, perché la scelta possa ricadere sull’Abruzzo alla ricerca del rilancio turistico dopo l'emergenza covid con una adeguata iniziativa di marketing territoriale, in particolare per il comprensorio sciistico e turistico dell'Alto Sangro, il più importante del centro sud che non è lontanissimo da Napoli e già richiama turisti dal capoluogo partenopeo.

Il presidente, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, e il presidente della società napoletana, il vulcanico produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis, dopo ore di discussione serena e costruttiva durante le quali non sono mancati momenti di ironia e di simpatia, sarebbero vicini all’accordo: secondo quanto trapelato dopo il summit in cui ha regnato la massima riservatezza, l’ostacolo sarebbe rappresentato dalla revoca della intesa pluriennale che il Napoli avrebbe con Dimaro, la località in Trentino dove si sono svolti i ritiri estivi degli ultimi anni, in quanto Castel di Sangro avrebbe scioperato l’esame su infrastrutture sportive e ricettive.





La Regione Abruzzo a De Laurentiis e di suoi collaboratori, con con gli assessori regionali, al Turismo, Mauro Febbo (FI), e al Bilancio, Guido Liris (FdI), avrebbero offerto un milione di euro, mentre il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, che è anche presidente della Provincia dell’Aquila, avrebbe offerto la ospitalità e la parte logistica. Secondo alcune stime, sarebbero diverse decine di migliaia turisti e tifosi del Napoli che si riverserebbero nel comprensorio montano in un periodo che a causa del coronavirus cadrà tra la fine di agosto e gli inizi di settembre che potrebbe lanciare la stagione invernale e sciistica dopo il flop di questa stagione. 

Nella fase di ricerca dell’accordo, un ruolo importante lo avrebbe il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Gabriele Gravina, pugliese di origine ma abruzzese di adozione, che si è consacrato come dirigente sportivo proprio nel comune dell'Alto Sangro meritando l'appellativo di “Presidente del Castel di Sangro dei miracoli”, quando la compagine giallorossa approdò in Serie B.

In una nota, il capogruppo della Lega, Pietro Quaresimale, ha sottolineato che “con il ritiro del Napoli Calcio, l’Abruzzo si candida a polo sportivo del Centro Italia”. 





“Auspico che si raggiunga l’intesa per far sì che l’Abruzzo divenga la seconda casa della squadra di calcio del Napoli, neo vincitrice della Coppa Italia. Sono in corso proficue interlocuzioni con i vertici della Giunta regionale e con gli amministratori comunali – ha precisato Quaresimale – Un dialogo volto a favorire la scelta del club e porre in essere tutte le condizioni utili per permettere a una squadra di serie A di svolgere in serenità l’allenamento estivo”.

“L’Abruzzo interno ha tutte le caratteristiche logistiche e naturalistiche per garantire un’attività sportiva al riparo dal caldo della città e allo stesso tempo con la garanzia di un territorio non troppo distante dal capoluogo campano”. “Se, come credo, fosse confermata la notizia – ha continuato il consigliere Lega – la nostra Regione si confermerebbe polo di attrazione per eventi sportivi di livello nazionale e internazionale. Il ritiro del Napoli, insieme alla coppa di pallamano 'Interamnia', allo storico torneo di basket giovanile ‘Lido delle Rose’ di Roseto e a tante altre iniziative sportive internazionali che si svolgono in Abruzzo, tracciano la rotta verso un modello turistico legato all’attività sportiva che consentirebbe di destagionalizzare l’offerta e richiamare appassionati da ogni parte d’Italia”.

“Questa maggioranza – ha concluso Quaresimale – dimostra ancora una volta, con azioni concrete, che c’è una visione dello sviluppo regionale che per troppi anni è mancata nella classe politica”.

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