PROVINCE: IL PD ATTACCA LA MAGGIORANZA, ”ABBIAMO FATTO RIDERE”

24 Ottobre 2012 15:12

Regione - Politica

L’AQUILA – “Come Regione Abruzzo abbiamo fatto ridere l’Italia, decidendo di non decidere sulle province. Ponzio Pilato rispetto al presidente della Regione, Gianni Chiodi, era un decisionista”.

Lo ha detto il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Camillo D’Alessandro, che questa mattina, in conferenza stampa, ha spiegato la decisione dei consiglieri del Pd di abbandonare ieri l’aula al momento della votazione sulla mozione da presentare al governo.





“Ieri la maggioranza ha deliberato di non deliberare. Il presidente Chiodi si è dimesso dalla sua funzione. Se ci troviamo in questa situazione è anche colpa di chi in questi mesi ha giocato con i destini di sindaci e presidenti di provincia, perché dopo l’esito del Cal, avevano il dovere di trovare soluzioni che poi il Consiglio avrebbe accolto, e invece non lo hanno fatto, lavandosene le mani”.

“Ieri – ha dichiarato D’Alessandro – è stata votata una finzione, non votando nulla. Ma dicendo allo stesso tempo di voler far ricorso alla Corte costituzionale, significa confusione totale che toglie autorevolezza alla Regione, quando il governo deciderà, in autonomia, cosa fare delle province abruzzesi. Se il governo deciderà autonomamente, come può fare, non avrà neanche una controproposta perché l’Abruzzo non l’ha presentata”.





“Se l’intenzione del governo – ha detto la consigliera regionale Marinella Sclocco – era quella di dire, litigate, che poi alla fine decidiamo noi, l’obiettivo è stato centrato. L’Abruzzo ha perso una grande occasione per poter decidere del suo destino”.

Oltre a Camillo D’Alessandro e la Sclocco, erano presenti alla conferenza di oggi anche gli altri consiglieri regionali del Pd Giovanni D’Amico, Giuseppe Di Luca, Giuseppe Di Pangrazio e Claudio Ruffini.

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