ANALISI UNICEF LANCIATA IN OCCASIONE DELL'INCONTRO DEI MINISTRI DELL'ISTRUZIONE AL FORUM MONDIALE SULL'ISTRUZIONE E IN VISTA DELL'INCONTRO ANNUALE DEL WORLD ECONOMIC FORUM

POVERTA’ EDUCATIVA: ‘SERVONO INVESTIMENTI’, UNA RAGAZZA SU 3 MAI ANDATA A SCUOLA

20 Gennaio 2020 10:37

Italia - Scuola e Università

ROMA – Ancora oggi nel mondo quasi una ragazza adolescente su 3 nelle famiglie più povere al mondo non è mai andata a scuola. 

Secondo il nuovo studio dell'Unicef 'Addressing the learning crisis: an urgent need to better finance education for the poorest children' – realizzato su 42 paesi con dati disponibili, fra cui l'Italia – il 44% delle ragazze e il 34% dei ragazzi appartenenti al 20% delle famiglie più povere non ha mai frequentato o ha abbandonato la scuola primaria. 





L'analisi è stata lanciata in occasione dell'incontro dei Ministri dell'Istruzione al forum Mondiale sull'Istruzione e in vista dell'incontro annuale del World Economic Forum. 

“In Italia meno del 20% delle risorse pubbliche per l'istruzione sono destinate ai bambini delle famiglie più povere e più del 20% ai bambini delle famiglie più ricche. La povertà educativa condiziona l'intera vita di bambini e ragazzi; investire nella qualità dell'istruzione significa affrontare le cause della povertà alla radice con enormi benefici per tutto il sistema Paese”, ha detto Francesco Samengo, presidente dell'Unicef Italia.





Nei paesi presi in analisi, i fondi per l'istruzione dei bambini del 20% delle famiglie più ricche sono circa il doppio rispetto a quanto destinato ai bambini del 20% delle famiglie più povere. Barbados, Danimarca, Irlanda, Norvegia e Svezia sono gli unici paesi della ricerca che distribuiscono equamente i fondi per l'istruzione tra il quintile più ricco e più povero. Più in generale nei 19 paesi ad alto reddito – spiega l'Unicef – il 18,6% delle risorse per l'istruzione è destinato al 20% dei bambini delle famiglie più povere, mentre il 21,7% è destinato ai bambini delle famiglie più ricche; negli 8 paesi a basso reddito solo il 10,3% delle risorse dedicate all'istruzione viene destinato al 20% dei bambini più poveri, mentre più del 37,9% a quelli delle famiglie più ricche.

Le più alte disparità nella spesa per l'istruzione sono state riscontrate in 10 paesi in Africa (Guinea, Repubblica Centrafricana, Senegal, Camerun, Benin, Niger, Ruanda, Ghana, Togo e Tunisia), dove i fondi destinati ai bambini più ricchi sono 4 volte superiori rispetto a quelli per i bambini più poveri. In Guinea e Repubblica Centrafricana – i paesi con il più alto tasso di bambini che non vanno a scuola – i bambini più ricchi beneficiano rispettivamente, dalle 9 alle 6 volte di più, dei fondi pubblici per l'istruzione rispetto ai bambini più poveri. 

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