PESCARA: TROPPI CANTIERI, CONFCOMMERCIO CHIEDE BLOCCO TASSE NEGOZI

1 Marzo 2014 15:54

Pescara -

PESCARA – Non solo i pescaresi si sono lamentati più volte del gran numero di cantieri che sta paralizzando la città di Pescara, ma anche la Confcommercio che ha osservato le pesanti conseguenze che ha avuto in particolar modo la chiusura al traffico di Corso Vittorio Emanuele, e delle strade limitrofe.

Malgrado la preoccupazione iniziale della Confcommercio, l’amministrazione ha comunque imposto il definitivo blocco della circolazione per i cantieri i cui lavori si protrarranno, salvo imprevisti, fino al mese di maggio; questa situazione, indubbiamente, sta aggravando la già triste realtà del commercio pescarese e comporterà fino alla fine dei lavori, difficoltà di accesso agli esercizi commerciali, con tutti gli immaginabili risvolti in termini di perdita di clientela e di fatturato.





Appare infatti palese che i marciapiedi dissestati, le strade chiuse, la presenza costante e continuata di transenne, costituiscano uno scenario che evoca più un senso di degrado che un invito allo shopping, ma l'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli, continua a chiedere pazienza alla città.

Vista la situazione, la Confcommercio si è attivata inviando una  nota al presidente della Giunta Regionale, Gianni Chiodi, al presidente della Provincia, Guerino Testa, al prefetto, Vincenzo D'Antuono, e al sindaco, Luigi Albore Mascia, oltre che all’Agenzia delle entrate, a Equitalia e a tutti i parlamentari abruzzesi, facendo appello “al senso di responsabilità di autorità ed enti affinché soccorrano le imprese attraverso la sospensione dei pagamenti di tasse e imposte alle quali le stesse sono soggette”.





''Crediamo che si possa condividere l’ipotesi che, in mancanza dell’obiettiva possibilità di accogliere la clientela, con la conseguente drammatica diminuzione degli incassi, per la stragrande maggioranza delle attività sarà impossibile onorare i propri impegni tributari senza rischiarne o addirittura decretarne la definitiva chiusura'', dichiara l’associazione.

''La sospensione dei versamenti previsti dalla normativa fiscale potrebbe dare l’opportunità alle nostre imprese di poter quantomeno restare sul mercato, in attesa che venga ripristinata la normalità e con essa l’auspicato ritorno di una redditività che nelle attuali condizioni non è in grado di garantire neanche la sopravvivenza degli operatori e dei loro dipendenti e famiglie. Confidiamo nella sensibilità degli organi competenti verso una problematica di cui riteniamo si intuiscano i risvolti non solo economici ma anche sociali'', conclude Confcommercio.

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