PESCARA: CORTEO FUNEBRE CONTRO I TAGLI AL SOCIALE DELLA MANOVRA

31 Agosto 2011 10:37

Pescara - Cronaca

PESCARA – Disabili in piazza, questa mattina, a Pescara per celebrare i “funerali di pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento”.

I portatori di handicap si sono ritrovati in piazza Italia e a breve sfileranno in corteo da piazza Sant’Andrea a piazza Italia con tanto di carro funebre e banda.

Per testimoniare lo “sdegno nei confronti del governo e della manovra” che ha previsto tagli al sociale, oltre 50 disabili, coordinati da Claudio Ferrante, hanno preparato anche manifesti funebri e cartelli di protesta.

“Non fiori ma il ripristino dei diritti”, si legge sui manifesti funebri che i disabili si sono appuntati sulle spalle mentre i cartelli esposti parlano di “olocausto silenzioso dei disabili” , ed evidenziano che “vi basterebbe un grammo di vergogna per rendervi conto dei nostri sacrifici”. E ancora: “chi nega i diritti cancella le persone”.

Ad aprire la sfilata un grande striscione con su scritto “Figli di un Dio minore” e subito dietro una piccola banda vestita a lutto con tanto di veletta nera e subito dopo il carro funebre con una carrozzina vuota all’interno. In piazza ci sono non solo carrozzine con grandi e piccini ma anche carrozzine vuote sulle quali è stato riportato il nome dei singoli disabili e la patologia insieme a un “vergognatevi” rivolto alle istituzioni. Sfilano in corteo, dietro a centinaia di persone che hanno aderito al funerale della disabilità, anche i gonfaloni delle città di Montesilvano e Francavilla al Mare (Chieti).

Sono scesi in piazza, tra gli altri, anche il deputato abruzzese del Pd Vittoria D’Incecco vestita a lutto, l’assessore provinciale alle politiche sociali Valter Cozzi, il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci, i consiglieri regionali Marinella Sclocco Valter Caporale, il segretario provinciale della Cgil, Paolo Castellucci, e Marco Fars in rapresentanza di Rifondazione Comunista.

“Non si poteva pensare che passasse inosservata, una manovra che uccide i diritti dellle categorie svantaggiate – dice la consigliera regionale del Pd Marinella Sclocco – la protesta contro i tagli che la manovra finanziaria opera ai fondi destinati al sociale ha visto la partecipazione anche di alcuni esponenti del centro destra che spero ora dimostrino la loro sensibilità verso il problema anche recandosi a Roma dai ‘loro’ a chiedere che vengano rispettati i diritti delle persone in difficoltà, ‘figli di un Dio minore'”.

“Come spesso ho evidenziato, anche in tempi non sospetti – ha aggiunto – in Regione non si è approvato un Piano sociale capace di incontrare i veri bisogni delle famiglie che vivono il dramma della disabilità, della non autosufficienza e del disagio sociale. Al contrario, essendo stato , solo in parte, migliorato grazie agli emendamenti del Pd, resta non efficace alla voce risorse”.

“Pesanti tagli e mancati trasferimenti produrranno l’interruzione dei servizi sin’ora erogati – ha concluso – Le cooperative si vedranno costrette a chiudere per mancanza di una dotazione finanziaria tale da consentire il pagamento degli stipendi degli operatori. In un momento di grande crisi economica, un paese civile, una Regione attenta ai suoi cittadini, dovrebbe investire e non tagliare sul sociale”.

Tante le associazioni che hanno raccolto l’appello di Claudio Ferrante, non solo a livello locale e regionale ma anche a livello nazionale tant’è che un altro funerale si prevede a Roma, a Montecitorio, ha annunciato proprio Ferrante. L’organizzatore del singolare funerale ha contestato la “manovra finanziaria scellerata e anticostituzionale che tocca ingiustamente le classi più deboli, quelle che andrebbero sostenute”.

“Come ci siamo fatti sentire qui – ha aggiunto Ferrante – ci faremo sentire a Roma ma chiediamo alle istituzioni un impegno chiaro affinchè non vengano toccate indennità e pensioni”.





A margine del corteo il parlamentare Vittoria D’Incecco ha annunciato che “saremo vicini a questa gente non solo fisicamente, come avvenuto oggi, ma fattivamente con ordini del giorno, emendamenti e mozioni, garantendo il nostro apporto in aula contro le decisioni vergognose di questa maggioranza che sacrifica i servizi essenziali delle fasce piu’ deboli”.

E proprio contro il governo si è alzata la voce dei disabili che urlavano “Vergogna” e su un cartello hanno scritto: “La mia famiglia non ce la fa più, Berlusconi adottami!”.

Al termine della manifestazione è previsto un incontro con il prefetto Vincenzo D’Antuono.

Anche il segretario generale della Cisl d’Abruzzo, Maurizio Spina, sostiene l’iniziativa.

“Cari militanti e quadri della Cisl d’Abruzzo, il nostro Paese è impegnato a fronteggiare una grave crisi finanziaria causata dall’eccessivo debito pubblico – si legge in una nota il segretario – Una nuova pesantissima manovra di bilancio è stata varata a Ferragosto, non essendo bastate le precedenti dello scorso anno e quella più recente di luglio. Siamo probabilmente di fronte ad un cambiamento epocale. Per il futuro l’Italia, come altri Paesi europei, non potrà più adottare politiche economiche e sociali indebitandosi come si è fatto sinora. Questo comporterà il mutamento del nostro ruolo sindacale”.

“Il governo ha una grave responsabilità, quella di avere negato fino all’ultimo la reale situazione economica del nostro Paese – spiega – Come già avvenuto nel 1992, non solo occorre rimettere i conti in ordine, ma serve coesione, condivisione delle scelte, nuovi obiettivi ed equità, come ampliamente invocato dal nostro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non serve il balletto delle proposte estemporanee o delle proteste generiche contro la crisi, per questo motivo la Cisl non ha predisposto una propria ‘contromanovra’, perché ciò spetta all’opposizione parlamentare, ma ha inteso ribadire il suo modello di sindacato autonomo ed autorevole che non persegue disegni politici”.

“La Cisl sostiene che la manovra è necessaria per recuperare la stabilità ed abbassare i tassi dei titoli di stato sui mercati che causano l’aumento del debito, come sempre a carico dei cittadini. Per questo che la Cisl, nell’audizione al Senato, ha sostenuto che la manovra va corretta introducendo elementi di maggiore equità, escludendo nuovi interventi sulle pensioni, rafforzando la lotta all’evasione fiscale, prevedendo contributi da parte di chi ha grandi patrimoni, evitando interventi incomprensibili verso i lavoratori del pubblico impiego e i tagli agli enti locali”.

“Siamo preoccupati  – continua – perché i governanti e la politica stanno sottacendo al Paese la gravità del momento. E’ la politica stessa che deve dare il buon esempio, affinché i cittadini possano recuperare la fiducia. Come Cisl abbiamo nelle scorse settimane attaccato i privilegi del ceto politico: non per spostare il tiro o per populismo, ma proprio per ridare credibilità allo Stato e alle Istituzioni”.

“Finalmente in questa manovra – prosegue – si intravvedono passi in avanti. Dobbiamo uscire da questa situazione grave dando nuovo slancio all’economia, all’occupazione e al benessere sociale, a partire dal nostro Abruzzo. Una regione che deve mobilitarsi come richiesto da tutte le forze sociali e deciso dal consiglio Regionale del 15 di agosto, per lo sblocco delle risorse per lo sviluppo, a partire dai 612 milioni dei Fas, per l’intesa sulle infrastrutture e per l’utilizzo delle risorse Europee dei Fondi strutturali. Solo superando la crisi finanziaria possiamo tutelare i lavoratori, i pensionati e i giovani, che non può avvenire con una semplice correzione della manovra”.

“La Cisl sosterrà le proposte sindacali attraverso iniziative fuori dall’orario di lavoro, perché è convinta che il dialogo sia uno strumento utile per partecipare alle decisioni politiche del Paese senza abusare dello strumento dello sciopero. Uno sciopero contro la manovra proposto da una sola sigla sindacale non è efficace né propositivo, né serve a migliorare le condizioni di lavoratori e pensionati. Lo sciopero dichiarato dalla CGIL per il prossimo 6 settembre si tradurrà solo ed esclusivamente in un aggravio sulla busta paga dei lavoratori ed appesantirà le condizioni economiche delle aziende. Con l’intesa del 28 giugno sembrava che le tensioni nei rapporti sindacali fossero superate, ma ciò non è avvenuto. Questa mancanza di unità sindacale non ci deve distogliere dal vero obiettivo che dalle prossime settimane la Cisl Nazionale e Regionale vogliono perseguire con ancora più convinzione e forza: creare sviluppo e crescita del Paese e del nostro Abruzzo”.  

“Tassare meno il lavoro e gli investimenti e tassare di più le rendite e i beni di lusso è urgente. Solo così si avranno le risorse necessarie per finanziare il nostro sistema di welfare, si potranno creare le condizioni occupazionali per i giovani esclusi da mercato del lavoro e si potranno adottare riforme condivise e rivolte alla coesione sociale. Per rilanciare una manovra nel segno dell’equità, il 1 Settembre saremo a Roma per un presidio organizzato da Cisl e Uil davanti al Senato della Repubblica. È il momento di assumersi le responsabilità necessarie ed avere il coraggio di affrontare cambiamenti e innovazione. Nessuno ha già vissuto i tempi che abbiamo di fronte. Chi rimpiange il passato non vuole cambiare nulla e passa il tempo ad accusare gli altri. Ciò non risponde ai bisogni dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani. La Cisl vuole essere protagonista del futuro, realizzando le aspettative dei propri iscritti, di tutti i lavoratori, giovani e pensionati”.

Walter Caporale, capogruppo regionale di Verdi, ha dichiarato: “Da sempre lotto a difesa dei diritti dei più deboli della società: disabili, anziani, malati, e di chi non ha voce, come gli animali. Non è possibile che chi ha più bisogno di cure e assistenza paghi gli errori dei politici e della malagestione delle risorse pubbliche”.





“Ritengo che i Governi che non sono capaci di assistere i più bisognosi siano profondamente incivili – prosegue – La manovra finanziaria prevede un ulteriore riduzione dei servizi di assistenza e le famiglie non ce la fanno più. Oggi sono presente alla manifestazione con il piccolo Leonardo, bambino affetto da tetraparesi spastica dalla nascita, che da anni subisce la riduzione delle terapie motorie della Regione. Terapie di cui ha bisogno per stare bene e non avere dolori dovuti alla rigidità dei tendini”.

“E’ una vergogna – conclude – soprattutto perché Leonardo è costretto a partire, a proprie spese, tre volte l’anno per la Slovacchia e seguire faticosamente per un mese un programma motorio per molte ore al giorno, solo per riparare i danni delle mancate cure in Italia. E’una vergogna!”.

DISABILI SCRIVONO A NAPOLITANO

 “Caro Presidente di tutti noi italiani, perdonaci se ti diamo del ‘tu’, ma questa familiarità ci viene spontanea in quanto ti consideriamo come un padre per tutti noi. Ti chiediamo solo un deciso intervento in favore di quei figli svantaggiati che sicuramente non sono causa del disastro finanziario imminente, ma rischiano di diventarne le vittime principali”.

E’ uno dei passaggi fondamentali della lettera dei disabili abruzzesi al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che questa matttina hanno consegnato al prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono per farla recapitare al Capo dello Stato. I disabili hanno chiesto al prefetto e ai politici un altro incontro, tra dieci giorni, per sapere come si sono evolute le cose e quali impegni sono stati assunti per evitare i tagli. Da parte sua D’Antuono ha detto che oggi stesso inviera’ la lettera che gli è stata consegnata e che informerà l’autorità governativa centrale dell’incontro.

“Tutto quello che si può fare – ha assicurato – sara’ fatto. Tutti insieme riusciremo a fare qualcosa. La sensibillità dimostrata dalle forze politiche è altissima e sono convinto – ha concluso – che si arriverà ad evitare le situazioni che determinerebbero uno scenario preoccupante”.

All’incontro era presente anche Nicoletta Veri’, presidente della commissione regionale Tutela della salute, che ha preso l’impegno insieme ad altri due consiglieri regionali Riccardo Chiavaroli e Claudio Ruffini, di convocare al piu’ presto una commissione ‘ad hoc’ sulla vicenda. “In quell’occasione – ha detto – prepareremo un documento che invieremo al prefetto e al Governo. Questo e’ il nostro impegno per far sentire anche la nostra voce contro i tagli”.

PD: TAGLI AL SOCIALE, SEGNO DI INCIVILTA’

“Una protesta contro i tagli che la manovra finanziaria opera ai fondi destinati alle categorie svantaggiate, ai disabili e alle famiglie. Con questa manovra vengono tagliati 8 miliardi alla scuola e ai servizi sociali alle pensioni di invalidita’. E’ una vergogna e un segnale di inciviltà.”

A dichiararlo e’ Silvio Paolucci segretario regionale del Pd che stamane ha preso parte alla manifestazione tenutasi a Pescara in rappresentanza di tutto il partito abruzzese.

“E’ impensabile – prosegue – che nessuno abbia ancora lavorato a chiare lettere alla Patrimoniale. Si ricaverebbero fondi anche per la crescita. Al contrario per ottenere il denaro necessario per la manovra questa maggioranza al Governo colpisce ancora una volta le categorie piu’ deboli, che davvero non sapranno piu’ neanche come curarsi. Viene a mancare il diritto alla salute, si pensi anche ai ticket, e all’assistenza rispetto a servizi essenziali nell’assenza del Governo Regionale dell’Abruzzo. Per altro parliamo di una manovra – conclude – non risolutiva, in continua evoluzione ma che di certo ha deciso di non colpire le rendite e i grandi patrimoni”.
 

 

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