PESCARA: ACERBO, ”PD E ARTICOLO UNO-MDP VOTANO MOZIONE ANTIABORTISTA”

4 Marzo 2020 16:37

Pescara - Politica

PESCARA – “Approvata dal Consiglio Comunale di Pescara una mozione ignobile che prevede che venga piantato un albero per ogni 'bambino mai nato” e l'individuazione di un'area per questa nuova versione green del “cimitero dei feti” che da tempo la destra antiabortista va proponendo in giro per l'Italia. Indigna ancor di più che questa mozione contro la legge 194 e di colpevolizzazione delle donne sia stata votata da consigliere/i dell'opposizione di “centrosinistra”, dalla candidata sindaca di Articolo Uno-MDP e da consiglieri del Pd”.





A denunciarlo Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comuninsta, ex consigliere regionale abruzzese, e Viola Arcuri, del comitato politico nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

“Emblematico che a proporre la mozione sia stato un consigliere di una civica di centrodestra precedentemente esponente del centrosinistra. Per votare una cosa del genere bisogna essere completamente estranei all'intera storia della sinistra e dei movimenti delle donne – si legge nella nota -. Questo voto è figlio non solo di un vuoto politico-culturale enorme ma anche di una politica ridotta a far carriera”.





“Non ci sfugge che a motivarlo non sono valori ma la ricerca del consenso da parte dell'associazionismo cattolico più reazionario. Noi di Rifondazione paghiamo un duro prezzo in termini di isolamento ma davvero non riusciamo a vedere in questo film horror un argine alla destra. Auspichiamo che il Pd e Art. 1-Mdp in un sussulto di dignità procedano all'espulsione di chi ha votato questa schifezza e che ne chiedano le dimissioni dal Consiglio. In qualità di ex-consiglieri comunale di Pescara esprimiamo la più dura condanna e proponiamo che l'otto marzo si manifesti per lo stop alla mozione e le dimissioni di chi l'ha votata. E' davvero desolante che la nostra città a pochi giorni dall'otto marzo divenga la capitale dell'oscurantismo. La cosa più grave è che non c'è stato neanche un voto contrario. Solo l'ignavia di quattro non votanti e di un astenuto/a. La cosa non ci stupisce: a Pescara la sinistra in consiglio non c'è grazie al voto utile”, conclude Acerbo. 

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