SEGRETARIO REGIONALE DEM UFFICIALIZZA CHE LEGNINI E' FUORI: ''NON POTEVAMO CHIEDERE UN ALTRO SACRIFICIO''. MA E' POLEMICA

PD: DI SABATINO, ”KECHOUD ALLE EUROPEE”, ”PIETRUCCI? PUNTI A FARE IL SINDACO”

13 Aprile 2019 23:45

Regione - Politica

L'AQUILA – “Il sacrificio, soprattutto a persone di un certo profilo, lo si può chiedere una volta, non sempre. E Giovanni non ha chiesto nulla, eravamo stati noi a pensare a una sua candidatura”.

Il segretario regionale del Partito democratico, Renzo Di Sabatino, ufficializza che è sfumata la candidatura alle europee del consigliere regionale Giovanni Legnini. 

L’ex vice presidente del Csm, alle regionali del 10 febbraio, ha guidato l'ampia coalizione civica e di centrosinistra, sconfitta dal centrodestra, ma comunque con un risultato riconosciuto come positivo a livello nazionale.

Proprio per questo epilogo, molti esponenti del Pd si aspettavano una candidatura di peso che potesse avere chance di elezioni del 26 maggio prossimo. 

Un pensiero espresso in maniera chiara dall’ex consigliere aquilano del Pd Pierpaolo Pietrucci che ieri una conferenza stampa ha attaccato i vertici del partito per come sono state gestite le candidature alle regionali quando non è stato riconfermato a palazzo dell’Emiciclo nonostante le 4.556 preferenze. 





Di Sabatino annuncia che la candidatura espressione dell'Abruzzo sarà quella di Leila Kechoud, consigliera comunale di Pescara che correrà nella circoscrizione meridionale, ammettendo che si tratta di una discesa in campo di servizio e quindi che per l’Abruzzo l'elezione a Bruxelles è impresa ardua: “Occorrono 150 mila voti, realisticamente non possiamo avere autosufficienza”.

E, anche se non lo dice chiaramente, fa capire che il Pd ha voluto mettere Legnini al riparo da una sconfitta annunciata.

E a proposito della presa di posizione che Pietrucci, che ha accusato il Pd di non avergli offerto il giusto sostegno per essere confermato all'Emiciclo, il segretario regionale dice di “capire benissimo l'amarezza e il dispiacere, ma sbaglia quando pensa che ci siano delle strategie contro di lui perché non è così, c'era un progetto più ampio in cui si voleva andare oltre” e che dovrà puntare alla candidatura a sindaco dell'Aquila. 

“A Pierpaolo siccome riconosco bravura e aquilanità, l'unico appunto che faccio è che nessuno lavora contro di lui e siccome l'altra volta non gli è stato possibile, credo che stavolta debba lavorare per la prossima candidatura per riprendersi il Comune che non mi sembra stia lavorando bene”, afferma riferendosi alla sconfitta di Pietrucci alle primarie del 2017 contro Americo Di Benedetto che poi si è scontrato, perdendo clamorosamente al ballottaggio, con l’attuale sindaco, Pierluigi Biondi

Di Benedetto che poi ha recuperato venendo eletto in consiglio regionale pur collezionando circa 500 voti di meno di Pietrucci che sarebbe rientrato nell’assemblea abruzzese se Legnini fosse stato candidato ed eletto al parlamento europeo. 





“Quando hai il vento in poppa non hai problemi, quando parti in netto svantaggio è chiaro che diventa difficile fare liste con candidati forti – fa osservare Di Sabatino – è più facile fare liste con candidati forti sparsi”.

Tornando alle Europee, Di Sabatino spiega che “abbiamo chiesto al Pd nazionale la candidatura di Legnini ed era una candidatura ragionata, è riuscito a mettere insieme una vasta coalizione e ha avuto un buon successo complessivo determinando anche il dissanguamento del Pd, visto che nostri candidati erano in altre liste togliendo voti al Pd”.

“In un quadro che deve ancora definirsi a livello nazionale, dopo che gli abbiamo chiesto un sacrificio non gliene avremmo potuto chiedere un altro. L'Abruzzo è una regione piccola e se il partito non si muove anche nelle altre regioni diventa difficile eleggere”, fa notare.

“La situazione non era semplice – ammette – è stata una iniziativa del Pd, Giovanni non ha chiesto niente. Abbiamo fatto una valutazione, delle verifiche esterne e preferito indicare una donna”.

“Una candidatura di bandiera? No – dice sicuro Di Sabatino – perché il profilo ce l'ha”.

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