OMICIDIO LUCA SACCHI: LA RAGAZZA, ”VOGLIO CONOSCERE CHI RICEVERA’ ORGANI”, MONTEREALE ASPETTA ULTIMO SALUTO

26 Ottobre 2019 09:18

L'Aquila - Cronaca

MONTEREALE – “Spero che chi riceverà i suoi organi mi contatti tramite social o in qualsiasi modo, vorrei ancora sentir battere il suo cuore, averlo vicino. So che un trapianto verrà effettuato all'Aquila, lui era originario di lì”.

Questo l'appello che Anastasia Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola alla testa a Roma, proprio per difenderla, ha lanciato un appello ieri sera nel corso della trasmissione di Rete4 Quarto Grado. Vorrebbe conoscere i pazienti che riceveranno il cuore del suo ragazzo, morto a 24 anni.

Era originario di Montereale, Luca Sacchi, e qui, in attesa che venga dato l'ok per i funerali, un'intera comunità lo aspetta per l'ultimo saluto. La famiglia, molto devota alla Madonna in Panthanis, ha una cappella all'interno del cimitero vicino al santuario.





“Prima di donare gli organi, come è stato scelto dalla famiglia l'ospedale ha effettuato tutti gli accertamenti clinici e tossicologici, che hanno dato esito negativo e dunque si è proceduto all'espianto. La famiglia, per il tramite del legale precisa che Luca non conosceva i due fermati né aveva mai avuto contatti con loro”.

Così Domenico Pavone, legale della famiglia, smentisce le voci secondo cui il giovane personal trainer potesse fare uso di droga.

“Volevo spaventarlo. Non volevo ucciderlo”. Valerio Del Grosso si è giustificato così dopo l'arresto. Oggi in sede di convalida del fermo che lo ha spedito a Regina Coeli potrebbe raccontare cosa lo abbia spinto a sparare. Intanto, cosa sia successo la sera del 23 ottobre lo hanno raccontato i testimoni sentiti da polizia e carabinieri, una ricostruzione contenuta nel fermo a carico di Del Grosso e del suo amico Paolo Pirino. 





 

“La famiglia di Luca ha dato l'ok per l'espianto degli organi che sono stati donati – riferisce l'avvocato – L'espianto è stato regolarizzato dall'ospedale con esami clinici e tossicologicamente negativi a qualsiasi uso di stupefacenti, quindi la salute del ragazzo era perfetta e non faceva uso di stupefacenti. Chiediamo il rispetto del lutto della famiglia, in quanto sua il padre che la madre sono distrutti. Per il resto ci rimettiamo a inquirenti e investigatori, in attesa che ci venga dato l'ok per i funerali”. 

“La mamma di Luca – ha concluso il legale – non riesce nemmeno a parlare, ho letto della mamma di uno dei fermati che lo ha denunciato. La sua, certo, è una iniziativa lodevole”.

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