NOTRE-DAME: MARSILIO, ”VICINI A FRANCIA, TRAGEDIA PER IL MONDO INTERO”

16 Aprile 2019 15:42

Regione - Politica

L'AQUILA – “Quanto è accaduto ieri a Parigi rappresenta una delle sciagure più gravi e dolorose non soltanto per Parigi, i parigini e il popolo francese tutto, ma per l’Europa e l’Occidente intero”. 

E’ uno dei passaggi della lettera inviata dal presidente della Regione, Marco Marsilio, all’ambasciatore francese in Italia, Christian Masset, per manifestare la vicinanza della comunità abruzzese e del Consiglio regionale alle istituzioni e al popolo francese in seguito all’incendio che ha devastato la chiesa di Notre-Dame. 

Marsilio ha letto il messaggio in aula durante la seduta del consiglio regionale per commemorare il decennale del sisma, ricordando che l’ambasciatore francese è stato nei giorni scorsi in visita a palazzo Silone, nelle sedi di altre istizioni ed aziende e che la chiesa di Santa Maria del Surragio, simbolo del sisma per il crollo in diretta il giorno dopo la tragica scossa e tornata al culto lo scorso 6 dicembre alla presenza di alti rappresentanti francesi e del presidente della repubblica Mattarella, è stata ristrutturata grazie anche all’intervento tecnico ed economico del governo francese. 

“L’incendio ha colpito a molto profondamente a pochi giorni dalla Santa Pasqua la comunità aquilana che vuole essere riconoscente verso il popolo francese per la solidarietà e il sostegno dimostrati dopo il sisma – ha detto in aula Marsilio -. La tragedia ha provocato sentimenti di partecipazione in tutto l’Abruzzo e sta producendo volontarie manifestazioni di solidarietà e sostegno”.

“Una tale catastrofe avvicina, se possibile ancora di più, le nostre comunità, perché proprio questa mattina, per una stravagante e dolorosa coincidenza, in Consiglio regionale ci troviamo a commemorare il decennale del sisma che il 6 aprile ebbe a devastare L’Aquila”, provocando – come sa – centinaia di vittime, ma anche danneggiando seriamente molte opere d’arte. Opere d’arte che la solidarietà e la generosità del popolo francese hanno contribuito a restituire nella loro bellezza, come nel caso di Santa Maria del Suffraggio – si legge ancora nella lettera di Marsilio che si è messo a disposizione: “Profonda è la gratitudine e la riconoscenza degli aquilani e degli abruzzesi tutti per questo patto di amicizia, e siamo tutti pronti a muoverci con lo stesso spirito verso il popolo francese. Ci consideri, in tal senso, a disposizione nei tempi e nei modi che ci vorrete indicare”. 

“Di fronte a eventi di questo genere, c’è solo una cosa da fare: ricostruire. Asciugare le lacrime e rimboccarci le maniche. Certo, tutti noi abbiamo ancora negli occhi le immagini che ieri sera arrivavano da Parigi, la colonna di fumo che saliva verso il cielo e abbiamo sperato di svegliarci da quell’incubo. Le abbiamo seguite con crescente sgomento, incredulità, impietriti, perché Nostra Signora di Parigi è, con una definizione che non vuole essere di mera circostanza, un patrimonio dell’Umanità e non c’è italiano che non l’abbia visitata rimanendone incantato”. 





LA LETTERA DI MARSILIO

Al preg.mo ambasciatore di Francia, Christian Masset.

Quanto è accaduto ieri a Parigi rappresenta una delle sciagure più gravi e dolorose non soltanto per Parigi, i parigini e il popolo francese tutto, ma per l’Europa e l’Occidente intero. Una tale catastrofe avvicina, se possibile ancora di più, le nostre comunità, perché proprio questa mattina, per una stravagante e dolorosa coincidenza, in Consiglio regionale ci troviamo a commemorare il decennale del sisma che il 6 aprile ebbe a devastare L’Aquila, provocando – come sa – centinaia di vittime, ma anche danneggiando seriamente molte opere d’arte. Opere d’arte che la solidarietà e la generosità del popolo francese hanno contribuito a restituire nella loro bellezza, come nel caso di Santa Maria del Suffraggio.

Profonda è la gratitudine e la riconoscenza degli aquilani e degli abruzzesi tutti per questo patto di amicizia, e siamo tutti pronti a muoverci con lo stesso spirito verso il popolo francese.

Ci consideri, in tal senso, a disposizione nei tempi e nei modi che ci vorrete indicare.

Negli ultimi decenni, purtroppo, sono diversi gli incendi che hanno distrutto l’arte e con essa minato le fondamenta della nostra cultura.

Di fronte a eventi di questo genere, c’è solo una cosa da fare: ricostruire.





Asciugare le lacrime e rimboccarci le maniche. Certo, tutti noi abbiamo ancora negli occhi le immagini che ieri sera arrivavano da Parigi, la colonna di fumo che saliva verso il cielo e abbiamo sperato di svegliarci da quell’incubo. Le abbiamo seguite con crescente sgomento, incredulità, impietriti, perché Nostra Signora di Parigi è, con una definizione che non vuole essere di mera circostanza, un patrimonio dell’Umanità e non c’è italiano che non l’abbia visitata rimanendone incantato.

Un evento, quello di ieri, che ci ferisce ancor più intensamente perché accaduto il primo giorno della celebrazioni della Settimana Santa, a pochi giorni dalla Pasqua, la festività più importante per i cristiani, quella che saluta la resurrezione di Cristo all'interno delle Chiese e delle famiglie cristiane.

Ebbene, l’auspicio, anzi la certezza, conoscendo la fede e la tempra del popolo francese, è che tale resurrezione – quella di Notre Dame de Paris – avvenga al più presto, per quanto umanamente possibile, e rivolgo tramite Lei il grande abbraccio della comunità abruzzese che rappresento in qualità di Presidente della Regione.

 

 

 

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