MUSICA: ORCHESTRA ‘B.MARCELLO’, SERIE DI CONCERTI IN ABRUZZO

29 Marzo 2012 09:08

Regione - Cultura

TERAMO – L’Associazione Orchestrale “Benedetto Marcello” di Teramo, ancora una volta sarà protagonista nei prossimi giorni, di un evento importante. L’orchestra, per l’occasione in una formazione più ampia rispetto al consueto organico, sarà impegnata per quattro serate in uno dei capolavori della musica classica, la Messa da Requiem di Mozart.

L’evento, nato da un’idea del M° Antonella De Angelis e organizzato in una collaborazione tra la stessa e l’Associazione “Benedetto Marcello”, è stato inserito all’interno di prestigiosi cartelloni quali il calendario dei concerti della Società del Teatro e della Musica “L. Barbara” di Pescara, dell’associazione “Amici della Musica Walter De Angelis” di Campobasso, della Camerata Musicale Sulmonese e del Festival di Pasqua di Roma.

Quattro quindi gli appuntamenti, il 30 marzo alle 21.00 a Pescara (Teatro Massimo), il 31 marzo alle 21.00 a Campobasso (Teatro Savoia), il 1 aprile alle 17.30 a Sulmona (Cine Teatro Pacifico) e il 3 aprile alle 20.00 a Roma (Chiesa del Gesù).





Una sfida importante per l’Associazione teramana, all’attivo ormai da 27 anni,  che ha dovuto allestire e mettere a punto un concerto che vede protagonisti ben 34 orchestrali, 60 coristi e 4 solisti, per una della  pagine più belle e intense del repertorio sinfonico – corale.

La Messa di Requiem in re minore K 626 di Mozart è legata  alla controversa vicenda della morte di Mozart, avvenuta il 5 dicembre 1791 dopo aver ultimato soltanto solo il primo numero dell’opera. Oltre che per l’innegabile maestosità il  Requiem deve la sua fama all’alone di mistero e leggenda che accompagna la sua composizione. Secondo alcune testimonianze, fu un ignoto committente che bussando alla porta di Mozart, ormai malato, ridotto in miseria e abbandonato da sua moglie Constanze, gli offrì 50 ducati per comporre, in sole quattro settimane, una Messa da Requiem. Opera  che Mozart iniziò, lavorando giorno e notte, ma che non riuscì a completare, morendo lo stesso giorno in cui terminò il Confutatis Maledictis nella certezza che stesse creando il Requiem che lo avrebbe accompagnato alla sepoltura. Durante il lavoro, il compositore  portò comunque  avanti la stesura dell’opera scrivendo solo le parti principali, ed indicando di tanto in tanto il motivo melodico dell’accompagnamento.

Lasciato incompiuto, il  Requiem, per iniziativa di Constanze, fu affidato agli allievi che più lavorarono con il marito negli ultimi anni della sua breve vita. Nella metà dell’Ottocento si stabilì con certezza quali fossero le parti del Requiem certamente nate dal genio di Salisburgo e quali ad opera di altri, e furono apposte, accanto alle prime una M, accanto alle altre una S, ovvero l’iniziale del cognome del suo allievo Sussmayr. Il Requiem è pervaso del fervore religioso che animava Mozart, come pure la sua teatralità, il suo furore, ed il pathos, che la sua esecuzione è sempre capace di generare,  rendono l’opera un vero banco di prova per i direttori di orchestra, per i cantanti e per i musicisti. Non solo un’opera immortale, come il genio che la volle concepire, ma anche un’esperienza emotiva, un monumento alla spiritualità umana creata a suon di musica e voci, il Requiem di Mozart rinnova ad ogni esecuzione la sua capacità di toccare l’orecchio ed il cuore.





L’Orchestra “Benedetto Marcello” eseguirà l’opera insieme a due cori, il Coro Polifonico di Pescara diretto da Nicola Russo e il Coro Polifonico Histonium “Bernardino Lupacchino dal Vasto”, diretto dal maestro Luigi Di Tullio. Poi i solisti vincitori del Concorso Internazionale di Canto “Maria Caniglia”: il soprano Pervin Chakar, il mezzo soprano Annunziata Vestri, il tenore Luciano Ganci, il basso Gianluca Lentini; per il concerto di Roma ci saranno invece il soprano Chiara Taigi e il mezzosoprano Anna Malavas e le stesse voci maschili.

Tutti sotto la direzione del M° Antonella De Angelis, uno dei “più interessanti direttori della sua generazione” (Donato Renzetti).

 

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