DI SANTE: 'SOTTOPORREMO IL CASO ALLA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITA'. GIA' IN PASSATO VINTI RICORSI'

MONTESILVANO, RIFONDAZIONE CONTRO LA GIUNTA: ‘MANCANO LE DONNE’

20 Giugno 2019 10:00

Pescara - Politica

MONTESILVANO – Una giunta “illegale”, priva della rappresentanza femminile prevista dalle leggi. Lo sostiene Corrado Di Sante, segretario provinciale di Rifondazione comunista, che attacca l'esecutivo varato da Ottavio De Martinis, il sindaco leghista che ha conquistato lo scranno più alto di palazzo di Città con il 67%, al primo turno. 

“Appena il tempo di cominciare “in ritardo” – dice Di Sante – e la già vecchia giunta di centrodestra De Martinis ha il mal di pancia. Il solito teatrino dei politicanti montesilvanesi, mette in scena uno spettacolo pessimo e irrispettoso degli elettori e dei cittadini. Si litiga sulle poltrone, non si trova l'accordo e per garantire la poltrona agli “uomini” si sacrificano le donne in giunta”. 





Di Sante cita la normativa: “La giurisprudenza in merito è consolidata. Nelle giunte dei Comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico (articolo 1, comma 137, legge 7 aprile 2014, n. 56). Nel calcolo degli assessori va incluso anche il sindaco, a garanzia della rappresentanza di genere (Circolare Ministero dell'interno n. 6508 del 24 aprile 2014). L'attuale giunta comunale di Montesilvano si compone di 6 assessori ( 4 uomini e 2 donne) più il sindaco Ottavio De Martinis per un totale di 7 componenti. Il 40% di 7 è 2,8 per arrotondamento aritmetico diventa 3. La giunta è fuori legge. Gli uomini rappresentano il 71% e le donne solo il 29%”.

“È bene ricordare – conclude Di Sante – che diverse sentenze ribadiscono che una equilibrata presenza dei sessi in Giunta,  non attua solo il principio di uguaglianza sostanziale ma è corollario di buon andamento e imparzialità della Pubblica Amministrazione. Non è solo un deficit di democrazia ma di funzionalità. E alcune di queste sentenze si spingono ancora oltre affermando che l’equilibrio di genere si sostanzia in termini quantitativi e qualitativi, in un mix di numeri e importanza delle funzioni attribuite. Non è una una questione di numeri, percentuali o virgole. La questione è semplice questa giunta come quelle che l'hanno preceduta manca di uno sguardo femminile sulla città e sulle sue problematiche. Bastano le foto dei “tavoli politici” plasticamente di soli uomini, a ricordare che le poltrone le decidono gli uomini e basta, e se non trovano l'accordo sacrificano le donne. Risparmiateci il discorsetto sulle competenze e sugli incarichi fiduciari del sindaco, perché l'unico criterio che conoscete è quello del voto in più”.





Già in passato Rifondazione aveva vinto un ricorso al Tar contro la Giunta Di Mattia di centrosinistra  proprio per il mancato rispetto dell'equilibrio di genere. “Nei prossimi giorni – annuncia Di Sante – sottoporremo il caso alla consigliera regionale di parità Alessandra Genco. Predicano legalità ma ignorano leggi e statuti. Il centrodestra leghista ha battezzato un nuovo slogan: ”Prima la poltrona agli uomini!”.

Nella composizione annunciata dal sindaco manca ancora la casella destinata a Forza Italia. Il vice sindaco è Paolo Cilli (Montesilvano in Comune), poi ci sono due donne espressione della Lega (Deborah Comardi e Barbara Di Giovanni), l’altro esponente del carroccio Anthony Aliano e il “veterano” Paolo Di Blasio di Fratelli d’Italia. A Montesilvano in Comune anche un altro assessore, Alessandro Pompei. 

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