MARINO CAPULLI, IL TALENTO DEL GIOVANE VIOLINO AQUILANO

di Cristina Alexandris

31 Agosto 2011 08:31

L'Aquila -

L’AQUILA – È tanto giovane quanto promettente il violinista aquilano Marino Capulli, nato nel 1991, che ha avuto il privilegio di esibirsi da solista lo scorso 24 agosto in occasione di uno dei concerti organizzati per la Perdonanza Celestiniana 2011.

“Ho sempre vissuto con la musica anche perchè mia madre è violinista”, afferma, facendo intuire di avere la musica nel sangue sin da piccolo.

È stata grande per lui la soddisfazione legata all’ultima esibizione, avvenuta presso la basilica di Collemaggio, dove ha eseguito le musiche del maestro Luciano Di Giandomenico (scritte per l’opera “Matteo secondo Pasolini” su testi di Roberto Biondi, con l’orchestra “Gli archi del Cherubino”, il coro “Festina Lente” e Ninetto Davoli come voce recitante).





“L’evento è stato particolarmente significativo – racconta il giovanissimo – per me che sono dell’Aquila. Si avvertiva una forte spiritualità e un forte coinvolgimento sia da parte nostra che da parte del pubblico”.

“Faccio parte dell’orchestra aquilana ‘Gli archi del Cherubino’ già dalla sua fondazione nel 2007 – spiega Capulli – e sin dall’inizio, grazie a questa realtà ho avuto l’opportunità di collaborare con grandi professionisti di fama internazionale”.

“Ho avuto la possibilità – aggiunge il violinista – di esibirmi anche in qualità di solista su palcoscenici importanti come l’Auditorium di Santa Cecilia e del Gonfalone a Roma, nonchè all’estero”.





Raccontando ad AbruzzoWeb della sua dedizione per la musica, il giovane non tralascia di parlare della sua formazione, avvenuta grazie alla guida del maestro Judith Hamza e della sua partecipazione a corsi di perfezionamento con violinisti di farma internazionale quali R. Honeck, M. Sirbu, M. Mintchev, R. Allifranchini.

Interrogato su quale sia la sua ambizione futura, dimostrando di essere anche un ragazzo con la testa sulle spalle, Capulli risponde: “Il mio obiettivo è quello di portare avanti l’attività all’interno dell’orchestra “Gli archi del Cherubino”, una realtà musicale in cui si concentrano aspirazioni professionali di alto livello e dove è presente un raro contesto umano di collaborazione sinarchica”.

“Straordinariamente – conclude il ragazzo – abbiamo la fortuna di poter realizzare tutto ciò all’Aquila, la nostra città”.

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