MALTEMPO: COMITATO PENDOLARI, ”LASCIATI A PIEDI SENZA EMERGENZA NEVE”

3 Gennaio 2019 17:20

Regione - Cronaca

L'AQUILA – “Anno nuovo, storia vecchia: pendolari lasciati a piedi senza alcuna emergenza neve”. È la denuncia che arriva dal Comitato pendolari della linea Teramo-Pescara che attacca duramente le scelte operate dal Gruppo FS italiane a seguito al bollettino meteo emanato dalla protezione civile e che ha portato alla soppressione di oltre 60 treni regionali o interregionali tra quelli di Trenitalia e quelli di Tua, la società unica di trasporto abruzzese. 





“Nella giornata di giovedì 3 gennaio migliaia di pendolari abruzzesi si sono trovati di fronte ad una situazione paradossale: decine di treni regionali cancellati senza che ci fosse il benché minimo accumulo di neve”.

“Il paradosso – spiegano dal Comitato – è che nella giornata di giovedì mattina sulla costa abruzzese splendeva il sole e in stazioni come Lanciano o Teramo non c'era alcun accumulo significativo di neve tale da giustificare scelte così drastiche. Capiamo che la situazione meteorologica sia in continuo divenire e che si prevedano forti nevicate a partire dalla serata di giovedì fino a tutto venerdì, ma riteniamo che decisioni così forti che influiscono sulla vita e sugli spostamenti di migliaia di lavoratori, non possano essere prese con tale superficialità”.





“Sembra di assistere – prosegue il Comitato – ad un pilatesco scarico di responsabilità che alla fine va a colpire l'anello più debole della catena, i pendolari appunto. Uno scarico di responsabilità che indirettamente danneggia tutto il sistema produttivo regionale, dato che per molti di noi nella giornata di ieri è stato impossibile recarsi al lavoro se non con l'autovettura. Tra l'altro contribuendo in questo modo ad intasare ulteriormente il già precario sistema stradale abruzzese”.

“Ci auguriamo – conclude il Comitato – che per le prossime eventuali emergenze neve le decisioni in merito a soppressioni di treni regionali siano prese solo dopo una verifica attenta, puntuale e tempestiva delle reali condizioni meteorologiche, assumendosi anche quelle responsabilità da cui oggi in troppi sembrano voler fuggire”.

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