LIBRI: PREMIO ASIMOV, GRAN SASSO INSTITUTE E 1.400 STUDENTI SCELGONO MIGLIORI DIVULGATORI SCIENTIFICI

di Paola Grande

7 Maggio 2017 16:44

L'Aquila -

L’AQUILA – Un premio nato all’Aquila con 1.400 studenti italiani delle scuole superiori, tra cui anche alcuni abruzzesi, che, nel ruolo di giuria popolare, hanno selezionato e premiato il miglior libro di divulgazione scientifica del 2017 nell’ambito della seconda edizione del Premio Asimov, che ora punta a diventare un riconoscimento nazionale vero e proprio.

La cerimonia di premiazione si è svolta sabato scorso presso l’aula magna del Gran Sasso Science Institute, in collegamento streaming con Lecce e Cagliari che, da quest’anno, hanno aderito al progetto coinvolgendo gli studenti di 32 scuole superiori.

Partita l’anno scorso, l’inizia è il prodotto autentico del lavoro dei ricercatori del Gssi: “È un privilegio poter affermare che l’idea sia nata proprio qui, nella città dell’Aquila, e abbia unito tante realtà diverse non solo in ambito regionale, ma anche nazionale”, ha dichiarato ad AbruzzoWeb Francesco Vissani, dirigente di ricerca e professore in Fisica, nonché organizzatore e coordinatore del Premio Asimov.

Presenti alla cerimonia anche i componenti del Comitato Scientifico che si è costituito proprio per l’occasione, composto da ricercatori e scrittori nell’ambito di associazioni culturali scientifiche tra cui Radio 3 Scienza, Cicap, Laboratori del Gran Sasso Infn, Cnr e Università degli studi dell’Aquila.

Gli studenti coinvolti sono stati chiamati alla lettura e alla recensione dei libri in gara nell’ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro: in seguito hanno votato e decretato cinque opere finaliste, tra le quali, durante la cerimonia ufficiale di sabato mattina, è stato scelto il vincitore: Il vaccino non è un’opinione del dottor Roberto Burioni.

L’autore vincente è stato proclamato durante la cerimonia grazie a una diretta streaming.





“Non sono uno scrittore e non avrei mai immaginato di poter vincere un premio così prestigioso – ha commentato – e il fatto che il merito mi sia stato riconosciuto da ragazzi così giovani mi riempie di orgoglio e speranza”.

“Ho scritto questo libro per immaginare un mondo in cui la scienza riesca a prevalere rispetto alla superstizione, in cui lo studio e la sete di conoscenza possano vincere l’ignoranza: la consapevolezza che il mio messaggio sia arrivato ai giovani mi fa ben sperare per il futuro – ha concluso Burioni – Confido nei giovani e nello studio, che è l’unico strumento di miglioramento: solo migliorando noi stessi possiamo contribuire al progresso del mondo”.

Le altre quattro opere finaliste erano: Per un pugno di idee di Massimiano Bucchi, La nascita imperfetta delle cose di Guido Tonelli, Dall’infinito poetico all’infinito matematico di Giuseppe Zappalà, che da Catania ha raggiunto L’Aquila per prendere parte di persona all’evento, e L’universo senza parole di Dana Mackenzie.

Quest’ultimo ha voluto essere presente alla cerimonia attraverso una lettera di saluto ai ragazzi: “Sono felice che gli studenti abbiano mostrato curiosità e passione in questa iniziativa culturale di alto livello.. sono loro i veri vincitori” le sue parole di ringraziamento.

Le recensioni realizzate dagli studenti sono state inoltre lette e giudicate dal Comitato Scientifico che ha premiato tre studenti per ogni libro arrivato in finale, dunque 15 per ogni regione partecipante.

I ragazzi premiati sono stati invitati infatti a un piccolo intervento per commentare e argomentare le ragioni che li hanno spinti a premiare l’uno o l’altro libro fra quelli in gara.

A prendere la parola, Susanna Paluzzi, Elisa Di Stefano e Leonardo Ioannucci per il libro Per un pugno di idee; Paola Farroni, Carlotta De Iuliis e Silvia Cercarelli per Il vaccino non è un’opinione; Luca Paradiso, Maria Cristina Centorame, Federico Grande e Federico Paolucci per L’universo senza parole; Luca Centi Pizzutillo, Mariangela Testa e Gaia Giangrande per La nascita imperfetta delle cose; Beatrice Crescenti, Anastasia D’Anna e Giulia Necozione per Dall’infinito poetico all’infinito matematico.





L’iniziativa didattica ha coinvolto vari istituti superiori della regione: Liceo classico “Gabriele D’Annunzio”, Pescara; Convitto “Domenico Cotugno”, L’Aquila; Liceo scientifico “Galileo Galilei”, Pescara; Istituto Statale di istruzione superiore “Andrea Bafile”, L’Aquila; Istituto d’istruzione superiore “Ettore Majorana”, Avezzano; Liceo scientifico “Galileo Galilei”, Lanciano.

“I ragazzi hanno passione, intelligenza e coraggio: l’opinione pubblica si fa spesso un’idea sbagliata dei giovani che , al contrario, quando stimolati, sanno rivelare il talento che li anima”, le parole di Sabina Adacher, preside dello Scientifico “Bafile”.

“Sono felice di far parte di questa comunità prestigiosa, istituzione pronta a raccogliere l’invito della scuola ad avvicinare i ragazzi a mondi e settori culturali diversi attraverso la lettura e la recensione di opere di valore altissimo”, ha aggiunto Grazia Di Lorito, vice preside del Cotugno di L’Aquila e componente del Comitato Scientifico.

A tirare le somme il rettore del Gssi, Eugenio Coccia, fisico e fondatore della scuola di alta formazione.

“I ragazzi hanno dimostrato di avere grandi potenzialità e di aver accolto questo nostro input con maturità e serietà – ha rimarcato – un ringraziamento per questo ai loro professori, alla loro missione quotidiana, alle loro famiglie per aver coltivato e valorizzato queste qualità e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento”.

“Intendiamo estendere l’iniziativa anche ad altre istituzioni scolastiche d’Italia: l’obiettivo è dunque quello di trasformare questo premio in nazionale”, ha concluso.

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