CONSIGLIO REGIONALE, ANNUCIO IMPROVVISO, ''MANCATA COLLABORAZIONE, NON AVRO' PIU' ZAVORRE AI PIEDI''

LEGA: QUARESIMALE SBATTE LA PORTA, CAPOGRUPPO PASSA AL GRUPPO MISTO

16 Febbraio 2020 17:46

Regione - Politica

L'AQUILA – Lascia a sorpresa e all'improvviso la Lega il suo capogruppo in Consiglio regionale, Pietro Quaresimale, uno dei più votati del partito alle elezioni del 10 febbraio dell'anno scorso con 8.700 preferenze, che sbatte la porta passando al gruppo misto.

Secondo i rumors Quaresimale, che sarebbe in trattative con Fratelli d'Italia, era già stato messo in discussione da parte della dirigenza della Lega che stava pensando di sostituirlo con Emiliano Di Matteo o Manuele Marcovecchio.

Nelle possime ore si riunirà il gruppo della Lega per eleggere il nuovo capogruppo. Con l'addio di Quaresimale la Lega passa da 10 consiglieri a 9, mantenendo i 4 assessori in Giunta.





L'annuncio è arrivato dallo stesso Quaresimale attraverso una nota, a tratti dura, dalla quale si legge un'accusa al coordinatore regionale, il deputato Luigi D'Eramo, subentrato a settembre a Giuseppe Bellachioma, e nella quale ha spiegato: “Mi corre l'obbligo segnalare che è mancata, nel tempo ancora più consistentemente, un'effettiva collaborazione tra la compagine amministrativa e quella assembleare. Più volte ho inteso rendere il lavoro molto più collegiale, con scarsissimi risultati, ed alla fine ho maturato l'idea, mio malgrado, di non sottostare più a decisioni terze che, talvolta, e in in più occasioni, ho condiviso proprio per il dovuto spirito di corpo, che adesso è venuto meno”.

“Aggiungo che tale volontà era stata preventivamente espressa a soggetto di forte rappresentatività nella Lega, senza aver ottenuto riscontro alcuno. Ringrazio chi ha creduto in me ma ritengo davvero di poter svolgere un lavoro ben più proficuo per la comunità che mi ha eletto con circa 9.000 preferenze, non avendo più zavorre ai piedi”, ha concluso Quaresimale.

L'ex capogruppo, dopo le elezioni, era stato da subito critico con le scelte del partito, rivendicando un posto in Giunta ed entrando in rotta di collisione con l'assessore tecnico Piero Fioretti, indicato dall'allora coordinatore Bellachioma.

Domani Quaresimale avrebbe dovuto partecipare agli Stati generali degli amministratori del partito a Roma alla presenza del leader Matteo Salvini.





“L’addio di Quaresimale alla Lega è la conferma di una spaccatura sempre più profonda nella maggioranza regionale, che spiega in modo chiarissimo qualità e livello di questo governo”, il commento del capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.

“Abbiamo più volte denunciato illegittimità e inopportunità nel modus operandi della Lega – ribatte Paolucci- oggi abbiamo una conferma importante del clima che ha governato fin qui le scelte di Marco Marsilio e della maggioranza, con diktat troppo spesso imposti per via degli obiettivi politici romani, com’è accaduto con il referendum elettorale, o le norme manifesto riprodotte dalla segreteria nazionale della Lega e di Fratelli d’Italia, o ancora più spesso legate alle varie nomine, tutti temi che sono ben lontani dalle questioni dell’Abruzzo”.

“Prendiamo  atto, per ora, che a un anno appena dall’elezione, la compagine che è stata chiamata a governare la nostra Regione è già divisa e molto indebolita, con ripercussioni che, purtroppo si ripercuotono sul ritmo e la qualità amministrativa, che sono fin qui stati molto deludenti per l’Abruzzo”, conclude il capogruppo Pd.

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