LAVORO: SETTEMBRE NERO IN ABRUZZO, OLTRE 10 VERTENZE APERTE, A RISCHIO 3 MILA POSTI

22 Agosto 2019 08:30

Regione -

L'AQUILA – L'ex Honeywell, ora Baomarc di Atessa, la Intecs dell'Aquila, la Selta di Tortoreto, la Brioni di Penne, la Pilkington di San Salvo, la Atr di Colonnella, la LFoundry di Avezzano, Mercatone Uno di Pineto, Colonnella e Sambuceto, la Ball Beverage Packaging di San Martino sulla Marrucina, la Blutec di Atessa.

Sono queste le principali e più grandi vertenze aperte in Abruzzo, non le uniche, che coinvolgono circa 3 mila lavoratori e altrattante famiglie.

Si prevede un rientro dalle ferie nero, un settembre pieno tra incontri al Ministero, tavoli tra società e sindacati, proteste e nuovi sit-in.

A livello nazionale i tavoli aperti al ministero dello sviluppo economico sono 158, dei quali 138 si riferiscono al solo 2019, che corrispondono a 250 mila posti a rischio.

La cassa integrazione straordinaria è stata di 18,8 milioni di ore, e altre 600 mila sono le ore di Cigs in deroga.





Scendenso nel dettaglio, il 5 agosto scorso è stato siglato l'accordo tra Honeywell e Baomarc, una notizia positiva per gli ex dipendenti che la nuova azienda ha promesso di riacquisire nelle nuove linee produttive: i colloqui partiranno tra settembre ed ottobre, in modo da fare le prime assunzione nel mese successivo.

Una svolta sulla vertenza Honeywell, stabilimento che lo scorso anno, dopo una lunga serie di incontri a tutti i livelli, ha cessato defiitivamente l'attività.

I primi 20 lavoratori, dunque,saranno reinseriti nell'organico entro il 2019.

Più complessa, almeno per il momento, la questione dei ricercatori ex Intecs.

La Thales Alenia Space Italia ha comunicato di aver avviato la verifica dei curricula dei lavoratori ex Intecs al fine di circoscrivere le professionalità dei ricercatori in linea con il progetto e a settembre dovrebbero prendere il via gli incontri con la proprietà “ForEver24”, come dichiarato nei giorni scorsi dall'assessore regionale alle Attività Produttive, Mauro Febbo.

Presidi, proteste, lettere aperte e sit-in: gli ex lavoratori Intecs non si danno per vinti e proseguono la loro battaglia, che ormai dura da due anni, per cercare una soluzione ad una “situazione drammatica”.





C'è poi la LFoundry di Avezzano, venduta da pochi mesi ai cinesi della Jiangsu Cas -Igbt Technology, che hanno acquisito la multinazionale  specializzata nella produzione di semiconduttori e circuiti integrati, e che sta vivendo un periodo di grande crisi. 

Un passaggio di proprietà da cui dipende il lavoro di 1.400 dipendenti, da dicembre in contratto di solidarietà, a cui si aggiungono alcune centinaia di persone dell'indotto.

A San Martino sulla Marrucina, c'è poi la vertenza che riguarda la Ball.

Sul tavolo delle trattative per la cessione dello stabilimento la Ball ha portato anche la possibilità che la nuova proprietà si avvalga del personale che prima operava nello stabilimento. 

Inoltre, il 24 luglio scorso c'è stato un animato incontro durante il quale le OOSS e le istituzioni hanno richiamato l' azienda al rispetto degli accordi presi il 21 dicembre 2018, nello specifico la parte che vedeva impegnata la Ball a favorire la cessione dello stabilimento al fine di ricollocare parte delle ex maestranze. 

Secondo i sindacati però la Ball non sta rispettando gli impegni presi e denunciano che nei fatti ha quasi ceduto lo stabilimento, ma nulla di fatto per gli impegni alla ricollocazione.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: