LAVORO: PRESIDIO DIPENDENTI VECO DAVANTI AL TRIBUNALE

22 Gennaio 2020 20:50

Teramo - Cronaca

TERAMO – Un presidio “per sottolineare le difficoltà che ci sono” e chiedere alle istituzioni “di farsi carico del problema”.

A metterlo in atto, questa mattina, sono stati i lavoratori della Veco, la storica fonderia di Martinsicuro (Teramo), in concomitanza con l'udienza fallimentare davanti al giudice delegato Giovanni Cirillo nella quale il tribunale avrebbe dovuto decidere se decretare il fallimento o ammettere l'azienda al concordato preventivo.





Nel corso dell'udienza, da quanto si apprende, non è stata presentata nessuna iniziativa concreta di rilancio, con il giudice che ha rinviato al collegio la decisione sul futuro dell'azienda.

“Nonostante il legale dell'azienda abbia dichiarato che continuano i contatti con aziende potenzialmente interessate all'attività ieri non è stata presentata nessuna proposta di rilancio tramite eventuali investitori esterni – hanno sottolineato Mirko D'Ignazio della Fiom Cgil e Marco Boccanera della Fim Cisl – e il giudice ha quindi rinviato al collegio la decisione, che sarà resa nota nei prossimi giorni”.

Attualmente l'azienda, in regime di cassa integrazione straordinaria, impiega 54 dipendenti.





In attesa della decisione del tribunale i sindacati sono tornati a chiedere la convocazione del tavolo al ministero dello sviluppo economico, sollecitando in tal senso anche la Regione.

“Un tavolo importante sia dal punto di vista del rilancio del sito, possibile attraverso la ricerca di nuovi acquirenti – hanno concluso i sindacati – sia per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali. L'attuale cigs scadrà a settembre e nel caso di un eventuale fallimento sarà fondamentale l'attivazione della cassa integrazione per cessazione”.

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