LA MATEMATICA TERAMANA MARIANGELA GIOVANNINI TRA LE CURVY 2018, ‘LA MIA MENTE ANDAVA BENE, IL MIO FISICO NO’

di Alessia Centi Pizzutilli

10 Gennaio 2018 06:30

Teramo -

TERAMO – Mora, occhi verdi, una taglia 46 portata con fierezza e una passione innata per numeri e dati: la teramana Mariangela Giovannini, 27 anni, è stata selezionata fra le 20 modelle del calendario “Beautiful Curvy 2018”, sbaragliando una concorrenza di oltre 500 candidate.

La Giovannini non nasce come modella, ma in questo mondo si è ritrovata quasi per caso, come dice ad AbruzzoWeb. “Ho deciso di portare avanti un percorso di sensibilizzazione, che possa aiutare tutte le donne e le ragazze che si sentono sbagliate a prendere coscienza del proprio corpo, ad accettarlo e stare bene anche con gli altri, anche in una società che sembra non avere posto per loro”, spiega.

Il mondo della moda, dunque, per la 27enne, che per lavoro si occupa dell’analisi dei dati per il colosso delle vendite online Amazon, non è un punto di inizio o di arrivo, ma un mezzo utile per una missione più grande.

“Il mio percorso è stato completamente opposto, lavoro nel settore nel quale mi sono laureata, cioè in matematica, ma quando ho avuto la possibilità di conoscere il progetto di Barbara Christmann, redattrice di moda e stilista italo-tedesca, durante un incontro a Lecce, ho deciso di sposare la causa e farne parte in modo attivo – aggiunge – Inizialmente non ero sicura di candidarmi, avevo paura a espormi, ma alla fine ho scelto di mettermi in gioco, superando il casting che si è tenuto a Milano”.

Il progetto della Christmann, infatti, nasce per dare dei punti di riferimento soprattutto alle giovani e giovanissime, che vengono bombardate dai media con immagini di donne molto lontane dalla realtà e che provocano delle aspettative sbagliate, che possono arrivare anche a causare molte malattie psicologiche.





Beautiful Curvy vuole mettere in luce quella ampia parte di umanità che troppo spesso viene tenuta nell’ombra, perché non corrispondente ai canoni imposti dalla società. “Il problema non sono mai stata io, ma gli altri. Nell’arco della mia vita ho sempre incontrato persone che mi hanno giudicata – sottolinea la teramana – è come se la mia mente andasse bene, ma il mio corpo no”.

Alcuni episodi dell’adolescenza hanno fortemente segnato la Giovannini, che ha deciso di lottare per cercare di cambiare quelle frasi e giudizi stereotipati, che l’hanno fatta soffrire.

“Ricordo quando avevo 17 anni, un periodo particolare per una ragazza, in molte occasioni mi sentivo dire, da perfetti sconosciuti o quasi, che avevo un bellissimo viso, ma che purtroppo perdevo punti per il mio fisico – racconta emozionata – Un’altra volta stavo andando in palestra, avevo il borsone in spalla e un ragazzo mi consigliò di non far spendere soldi inutilmente ai miei genitori, visto che tanto non avevo risultati, ignorando il fatto che io non volevo fare sport per essere più magra, ma per la mia salute”.

La battaglia che sta combattendo la Giovannini è proprio “per tutte le ragazze che vivono ancora oggi situazioni simili o si sentono dire le stesse frasi e non riescono a reagire positivamente”.

“Io dico sempre che se non fosse stato per la società il mio corpo andava benissimo: non ho problemi di salute e non mi limita in alcun modo – sottolinea – ma sono comunque riusciti a farmi sentire sbagliata e il mio rapporto con le curve è sempre stato molto complesso, tanto che in alcuni momenti mi sono sentita in colpa nel mangiare e ho avuto sali e scendi continui, passando da una 42 a una 46 e viceversa”.

Un messaggio la 27enne lo vuole lanciare a tutte le persone che non si sentono a proprio agio con il loro fisico, siano esse magre, grasse, alte o basse.





“Io ho imparato ad apprezzare il mio corpo, adesso ho la piena consapevolezza di me, nonostante non sia stato un percorso facile, a tutte le donne voglio dire una cosa: chi non ha un difetto fisico? Ricordate che gli altri troveranno sempre il modo di farvi sentire uno schifo, ma l’importante è sapersi valorizzare, questa non è una lotta tra magre e grasse, ognuna deve stare bene con il proprio corpo, nascondendo i punti deboli, utilizzando al meglio i punti di forza”.

Il futuro della moda sembrerebbe sempre più vicino al mondo Curvy e la figura delle ragazze “morbide” si sta riabilitando anche grazie ai tanti eventi che le vedono protagoniste, a iniziare dal concorso di bellezza di Miss Italia, che già da qualche anno ha inserito la categoria nello show. Eppure, secondo la modella e matematica teramana, “in Italia siamo ancora molto indietro rispetto ad altri paesi”.

Il suo lavoro l’ha portata, infatti, a vivere fuori dai confini nazionali e ha avuto modo di notare alcune differenze: “Vivo all’estero da 3 anni, per 2 sono stata in Scozia, adesso vivo in Slovacchia, a Bratislava e nessuno si è mai permesso di fare commenti o giudicarmi per il mio corpo, solo quando rientro in Italia vengo praticamente misurata con gli occhi”, prosegue.

Ma questo non le impedisce di sognare di tornare nel “Belpaese”, un giorno: “I miei progetti futuri? Sicuramente mi piacerebbe tornare a lavorare in Italia vorrei, nonostante molti difetti, sotto alcuni punti di vista la mia nazione è inimitabile – illustra – Mi piacerebbe crescere a livello professionale nel mio settore, ma allo stesso tempo continuare a portare avanti questo progetto con Barbara”.

La Giovannini, infatti, è uno dei tanti cervelli in fuga dall’Italia e nonostante abbia rinunciato ad un contratto a tempo indeterminato all’estero per poter rimpatriare, “qui mi hanno proposto soltanto contratti a progetto o a provvigione e sono dovuta tornare fuori Italia, ma un giorno tornerò”, conclude.

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