PER IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE FINANZE DEL SENATO ''SUBALTERNITA' ALL'EUROPA SOFFOCANTE. E' TEMPO DI RIDARE LA PAROLA AGLI ITALIANI''

INDUSTRIA: BAGNAI, ”DANNOSO E IRRAZIONALE RESTARE LEGATI A GERMANIA; CONTE-BIS? E’ APPIATTITO SULLA UE”

11 Febbraio 2020 08:00

Italia - Economia

ROMA – “Il pessimo dato sulla produzione industriale italiana, un -1.4% su base trimestrale conseguente al -1.90% della Germania, è la riprova di quanto dannoso sia per l'economia italiana rimanere legata mani e piedi a quella tedesca”. 





Lo afferma il presidente della Commissione Finanze del Senato, Alberto Bagnai

“Un calo così importante – aggiunge il senatore della Lega, come riporta AskaNews – evidenzia i limiti del nostro aggancio al modello mercantilista tedesco, eccessivamente sbilanciato verso la domanda estera, e quindi mette in luce i limiti dell'integrazione europea, che ci lega a economie incapaci di stimolare la propria domanda interna, e ci obbliga a obbedire a regole di bilancio irrazionali”. 





A giudizio di Bagnai “col secondo Governo Conte la subalternità all'Europa si è fatta soffocante: lo dimostra l'atteggiamento ambiguo e supino nella vicenda della riforma del Mes, ma lo dicono anche i numeri. Dall'estate 2018 alla primavera 2019, cioè durante il primo Governo Conte, la produzione industriale italiana è cresciuta in media di un punto percentuale in più su base trimestrale rispetto a quella tedesca. Il Conte bis ha accorciato le distanze con la Germania, ma verso il basso: solo 0.4% di crescita in più rispetto a una Germania ormai in caduta libera sotto il peso della propria follia ideologica che definirei 'austeritaria'”.

“Questo brutto risultato si spiega con una legge di bilancio tutta tagli e terrore fiscale, che ha generato incertezza e pessimismo. È di assoluta urgenza adoperarsi al fine di affrancare la nostra economia da un abbraccio che diventa sempre più soffocante mano a mano che il commercio mondiale mostra segnali di rallentamento – conclude Bagnai – occorre pertanto iniziare a lavorare per stimolare i consumi interni e offrire alla nostra economia un supporto durante i cicli negativi della congiuntura internazionale. A fronte di un Governo delle tasse, appiattito sul peggio che l'Europa ha da offrire, ridare la parola agli italiani è l'unico modo per intraprendere una nuova direzione e arginare questo disastro economico”.

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